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Cronaca

Etra: falde acquifere sorvegliate speciali

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di PadovaOggi

Sono tenute sotto costante controllo le falde da cui Etra attinge l'acqua, poichè la scarsità di precipitazioni degli ultimi mesi sta provocando un progressivo abbassamento dei livelli.

"Stiamo monitorando ora per ora lo stato delle falde - spiega il presidente di Etra Andrea Levorato - misurando un pozzo di riferimento, al confine tra la pianura e la montagna che utilizziamo arrivati al livello minimo che era stato raggiunto l'anno scorso, anche se quasi sicuramente ci arriveremo.
Abbiamo avuto anni peggiori, ma siamo comunque pronti ad intervenire in caso si tocchino i minimi".

Gennaio è in genere un mese poco piovoso e dal 2013 la media è di -23 metri dal piano campagna di riferimento.
Il picco più basso si è raggiunto nel gennaio 2016 quando si erano toccati i -27 metri, considerata una misura a rischio.
Ad oggi mancano poche decine di centimetri per raggiungere la stessa soglia. Qualora la si raggiunga Etra è pronta a prendere le necessarie contromisure.

"Per prima cosa è importante sottolineare che i volumi erogati in questo periodo sono ridotti rispetto alla media, date le basse temperature esterne e visto che non c'è necessità di irrigare né orti né giardini - continua Levorato - questo ci aiuta nell'attuale situazione, così che non siamo costretti a sollecitare una maggiore attenzione nell'uso dell'acqua da parte dei cittadini, come dovremmo invece fare se fossimo in estate.
Inoltre dobbiamo considerare che l'acqua che Etra attinge normalmente dai pozzi non è il totale di quella a disposizione e quindi, in caso di abbassamento delle falde, è possibile avere ancora margini di sicurezza. Questo ci permetterà di fronteggiare la situazione in attesa che cada la pioggia e il livello delle falde torni a salire".

Da non dimenticare, poi, che Etra partecipa al progetto regionale di Veneto Acque che prevede la connessione delle reti idriche della provincia di Padova, Vicenza, Venezia e Rovigo, una sorta di rete mutualistica pensata per fornire acqua ad aree che si trovino a fronteggiare periodi di scarsità.
Una rete che in casi come quelli che stiamo vivendo permetterebbe di sopperire alle emergenze.

"Ricordiamo - conclude Levorato - che è sempre importante assumere comportamenti responsabili per ridurre gli sprechi d'acqua, perchè un aumento incontrollato dei consumi rischia di incidere sul livello delle falde acquifere, che invece vanno preservate con cura. Promuovere un uso corretto della risorsa acqua è un dovere in ogni periodo dell'anno, ma specialmente nei periodi di siccità: non sprecarla significa avere rispetto della natura e della comunità".

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