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Cronaca Este

Evasione, studio dentistico associato omette di fatturare 900mila euro

Nel mirino della Finanza l'attività di 3 professionisti della Bassa padovana. Circa 400 i clienti, ai quali erano state rese prestazioni completamente in nero o sottofatturate, schedati in un archivio custodito nel sottotetto dello studio

Un tenore di vita incompatibile con il reddito dichiarato. Questo l'elemento che, suffragato da quanto emerso in seguito ad accertamenti tramite l'incrocio di dati contabili, ha messo gli uomini della Guardia di Finanza della tenenza di Este, coordinati dal tenente Marco Maria Russo, sulla buona strada per scoprire una cospiscua evasione fiscale da parte di uno studio dentistico della Bassa padovana.

L'ARCHIVIO DEL "NERO". Le indagini hanno confermato le evidenti incongruenze tra gli importi riscossi e le fatture emesse. Nel sottotetto dello studio, gestito da 3 professionisti associati, i militari delle fiamme gialle atestine hanno rinvenuto un archivio, all’interno del quale venivano custodite le schede contabili di circa 400 clienti, ai quali erano state rese prestazioni completamente in nero o sottofatturate. L’attività di polizia tributaria, durata circa un anno, ha consentito di constatare come lo studio associato, a fronte di dichiarazioni dei redditi dal 2007 al 2012 per 300mila euro complessivi, abbia omesso di fatturare prestazioni pari a circa 900mila euro.

LE PRIME SANZIONI. Per l’anno 2007, inoltre, i titolari dello studio hanno già effettuato alll’Agenzia delle Entrate di Padova il cosiddetto “accertamento con adesione”: a fronte dei 40mila euro dichiarati, è stato appurato che lo studio avrebbe invece accumulato un reddito superiore a 200mila euro. Per le violazioni riscontrate, quindi, per il solo anno 2007, stanno già versando all’erario, tra imposta dovuta e sanzioni, circa 130mila euro.

FLUSSO INGIUSTIFICATO DI CONTANTI. Inoltre, l’analisi di 18 conti correnti e 3 libretti di risparmio, accesi in sette intermediari finanziari, ha consentito di tracciare molteplici versamenti e prelievi di denaro contante, in relazione ai quali i 3 dentisti non hanno saputo fornire alcun tipo di giustificazione.

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