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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca Carmignano di Brenta

Evade oltre due milioni e mezzo Sequestrati quadri e auto d'epoca

Era il "titolare di fatto" di una società di Carmignano di Brenta, intestata ad un prestanome romeno. L'artefice, italiano, della rete imprenditoriale aveva mancato di versare imposte per un importo milionario

Era il "titolare di fatto" di una società di Carmignano di Brenta, che si occupa della compravendita di capi di abbigliamento dall’estero e della successiva rivendita ad operatori nazionali. L'azienda in realtà era intestata ad un soggetto romeno, a nome e per conto del quale, l’artefice, italiano, dell’attività imprenditoriale aveva messo in piedi una vera e propria “rete di distribuzione” di vestiario, acquistato perlopiù dalla Germania e dalla Cina, e rivenduto poi ad operatori del centro e del sud Italia. Il tutto senza versare le imposte dovute per oltre 2 milioni e mezzo di euro.

EVASIONE PER OLTRE 2 MILIONI E MEZZO. L'attività investigativa della compagnia della Guardia di Finanza di Cittadella ha portato all'esecuzione di un decreto di sequestro preventivo, finalizzato alla confisca per equivalente, emesso dal giudice per le indagini preliminari del tribunale di Padova, su beni e utilità del valore di oltre due milioni e mezzo di euro (l'equivalente, appunto, dell’imposta evasa dovuta all’erario) riconducibili all'evasore totale.

I quadri e l'auto d'epoca sequestrati

LE INDAGINI. L’attività d’indagine era scaturita da una precedente attività ispettiva eseguita dall’Agenzia delle Dogane di Padova nei confronti della stessa società, nell’ambito della quale era stato segnalato all’autorità giudiziaria un soggetto di nazionalità romena, rappresentante legale, “sulla carta”, della srl in questione, resosi responsabile dei reati di omessa dichiarazione e occultamento o distruzione di documenti contabili.

IL "TITOLARE DI FATTO". Sin da subito, però, l’attività investigativa delle fiamme gialle di Cittadella ha portato a ritenere che il rappresentante legale di diritto, originario dell’est Europa, non avesse i requisiti imprenditoriali idonei per gestire una tale attività commerciale con caratteri di transnazionalità. Accertamenti bancari, riscontri nei confronti degli acquirenti della società oggetto d’indagine, sommarie informazioni testimoniali e perquisizioni hanno permesso ai militari di definire chiaramente chi fosse il reale amministratore dell'azienda. Il soggetto aveva rilevato la società dell'Alta Padovana nel 2010 e l’aveva poi intestata al prestanome romeno, sempre irreperibile. Ma era stato sempre lui, di fatto, a gestire gli affari.

SEQUESTRO DI QUADRI ED AUTO D'EPOCA. Nei confronti dell'indagato è stato quindi disposto il sequestro preventivo di 9 immobili, 5 quadri d’autore detenuti nell’abitazione di residenza e risalenti all’epoca storica a cavallo tra il Seicento e il Settecento (che saranno successivamente periziati), un’autovettura Bmw X6 e un'auto d’epoca, una Cadillac Fleetwood (presumibilmente dell’anno 1952) in fase di restauro in un’officina del Mantovano.

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