rotate-mobile
Cronaca

Profughi dell’ex Gabelli: lavoro volontario per il Comune di Padova

Un gruppo di volontari stranieri, ospitato dalla struttura comunale, esegue lavori di pulizia in parchi cittadini, fornace Morandi e stadio Euganeo. Verlato: "Mancano ancora i certificati d'idoneità per far lavorare tutti"

Una leva volontaria di profughi lavora da qualche tempo all’ex Gabelli. Nell’edificio di via Giolitti del Comune di Padova, sono impegnati 13 dei 25 immigrati ospitati dalla stessa struttura ricettiva. Svolgono attività di supporto al personale comunale e agli operatori dei settori verde e sport per 3 ore giornaliere, dal lunedì al venerdì, con orario 8.30-11.30.

L’ASSESSORATO. “Stiamo cercando di far lavorare tutti i profughi dell’ex Gabelli – puntualizza l’assessore ai servizi sociali Fabio Verlato – Mancano, però, ancora alcuni certificati di idoneità. Il decreto Maroni garantisce al Comune il rimborso delle spese che sosteniamo per gli stranieri, ma riteniamo importante che si impegnino a favore dei cittadini padovani. Finora, entrambi i settori hanno espresso soddisfazione per il lavoro su base volontaria”.

AL LAVORO. La maggior parte dei profughi (9 persone) viene impiegata al parco Fantasia di via Ticino, alla fornace Morandi di via Duprè, e nelle oasi verdi del Milcovich in via da Montagnana e del Venturini-Natale di via Ponte Ognissanti, dove si occupa di piccole manutenzioni e pulizia in aree verdi e strutture attigue. Un altro gruppetto è invece attivo allo stadio Euganeo di viale Rocco, in cui pulisce gli spazi verdi circostanti e le parti comuni dell’impianto (sale e corridoi), riordinando anche i magazzini sottostanti la tribuna. Infine, uno degli stranieri segue i custodi durante le operazioni di pulizia nei viali del parco delle Farfalle in via Vermigli, rimuovendo cartacce, foglie e altri residui.
 

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Profughi dell’ex Gabelli: lavoro volontario per il Comune di Padova

PadovaOggi è in caricamento