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Cronaca

Expo, la padovana Mantovani premiata per il Padiglione Brasile

L'impresa di costruzioni di via Belgio ha ricevuto il premio “Le architetture dei Padiglioni di Expo Milano 2015”, assegnato dal Consiglio nazionale degli architetti. Il riconoscimento, nella sezione “menzione d'onore”

Mantovani ha ricevuto martedì il premio “Le architetture dei Padiglioni di Expo Milano 2015”, assegnato dal Consiglio nazionale degli architetti. Il riconoscimento, nella sezione “menzione d'onore”, è stato assegnato per la costruzione del Padiglione Brasile che ha visto l'Impresa di costruzioni con sede in via Belgio a Padova, come costruttore, e Arthur Casas, Atelier Marko Brajovic e Studio Mosae come progettisti, su commessa di Apex Brasile.

PREMIATA UN'IMPRESA PADOVANA. La cerimonia di premiazione si è svolta alle 17 nella sede del Consiglio, in via Santa Maria dell'Anima a Roma. Il premio è promosso da In/Arch, Ance, Cnappc, Federcostruzioni e Oice, con il coordinamento e supporto di Ppan comunicazione e networking per il costruito. Vincitore assoluto, decretato dal pubblico attraverso una specifica piattaforma, è stato il padiglione del Kuwait. La menzione d'onore è spettata invece al padiglione del Brasile e a Mantovani.

MANTOVANI. "La costruzione del padiglione del Brasile è per Mantovani motivo di orgoglio e soddisfazione, in un certo modo alla pari del successo raggiunto con la realizzazione di tutta la piastra di Expo Milano 2015 – spiega Carmine Damiano, presidente dell'impresa di costruzioni - su scala minore il progetto del padiglione ha richiesto l'intera gamma di competenze del nostro gruppo: dalla capacità di operare in tempi molto stretti a quella di coordinare le attività di un'ampia gamma di attori presenti sul sito, alla contemporanea presenza di numerose altre lavorazioni. Abbiamo scelto di procedere a blocchi successivi, permettendo così al cantiere di non fermarsi mai e ottimizzando la tempistica delle lavorazioni. L'auspicio è che la collaborazione avviata con il Brasile per questo padiglione possa proseguire".

NUMERI DA RECORD. L'aggiudicazione del padiglione Brasile è stata firmata nel novembre del 2014. La posa del primo pilastro è invece datata metà dicembre 2014. In meno di cinque mesi, Mantovani e il team con cui ha lavorato, è riuscita a costruire una struttura che, per dimensioni e complessità, può arrivare a richiedere in genere anche un anno e mezzo di cantiere. Imponente anche il numero di persone impiegate, con picchi che hanno raggiunto le 180 unità al giorno. Scorrendo le cifre del cantiere emerge la complessità e la dimensione dell'opera: un volume di quasi 38mila metri cubi, con una superficie di coperta di 1.400 metri quadrati e 1.600 di galleria (l'area dove è stata installata la “rete” che ha richiamato centinaia di migliaia di curiosi). sono stati utilizzati oltre 660mila chili tra la acciaio Cor-Ten per la galleria e acciaio al carbonio. Tra le particolarità dell'opera, anche un lucernaio da 200 metri quadrati e un tetto verde da 800 metri quadrati. Quanto alle specificità costruttive sono stati impiegati 1.000 metri quadrati di sughero, 1.400 metri quadrati di legno essenza Garapa, oltre 15.000 metri quadri di pannelli in cartongesso, 550 metri quadrati di parapetti in vetro, 1.400 metri quadri di pavimenti sopraelevati e una tribuna telescopica motorizzata da 135 posti per l'auditorium.

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