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Martedì, 23 Aprile 2024
Cronaca

Buoni pasto, fallimento "Qui!Group": ultimi giorni per tentare il recupero crediti

L'istanza di ammissione allo stato passivo scade il 21 gennaio, circa 200 i titolari di bar e ristoranti che Appe vuole tutelare dopo il fallimento dell'azienda genovese

A seguito della dichiarazione di fallimento, da parte del Tribunale di Genova, della società “Qui! Group Spa”, emettitrice dei buonipasto “Qui! Ticket”, l’Associazione Provinciale Pubblici Esercizi (APPE) si è tempestivamente mossa per tutelare i circa 200 titolari di bar e ristoranti “gabbati” che, a suo tempo, hanno servito i pasti ai clienti che si presentavano con il famigerato “tagliando”, senza però essere mai stati pagati dall’azienda ligure.

I rimborsi

«Nella sentenza – dichiara Filippo Segato, Segretario APPE – si parla di 276 milioni di euro di debito scaduto e di 325 milioni di euro di debito in generale: numeri impressionanti che danno l’idea della disastrosa portata di questo fallimento che ha coinvolto esercenti di tutta Italia, con un danno stimato, per la nostra provincia, dell’ordine delle centinaia di migliaia di euro». L’APPE, per il tramite della propria Federazione nazionale, ha subito attivato un servizio di assistenza legale per permettere a tutti gli esercenti interessati di avviare la procedura di “insinuazione tempestiva al passivo”, che scadrà lunedì 21 gennaio. «Sussiste tuttavia – precisa Segato – la possibilità, prevista dalla legge fallimentare, di insinuarsi tardivamente al passivo nel termine di un anno dal deposito del decreto di esecutività (dello stato passivo) da parte del Giudice. Provvedimento questo che verrà emesso solo dopo l’esame di tutte le domande di insinuazione tempestive. Qualora altri esercenti – conclude il Segretario APPE – avessero necessità di più tempo per reperire la documentazione necessaria all’insinuazione stessa, potranno tenere in considerazione detto ultimo termine. Sebbene rimanga comunque preferibile presentare tempestivamente la domanda entro il 21 gennaio. I nostri uffici di via Savelli 28 a Padova rimangono a disposizione per assistere anche gli
associati ritardatari».

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