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Cronaca Este

Covid: falso cieco va in bicicletta durante l'emergenza, la finanza gli sequestra 350mila euro

Le fiamme gialle della compagnia di Este hanno stanato un 66enne del paese che per oltre 13 anni ha percepito l'assegno di invalidità pur non avendo alcun titolo

Nell’ambito dei servizi di controllo economico del territorio e gestione dell’emergenza sanitaria Covid-19, i finanzieri della Compagnia di Este hanno sottoposto a controllo e sanzionato un uomo di sessantasei anni che, nonostante fosse beneficiario di pensione di invalidità, percepita per oltre tredici anni in quanto riconosciuto cieco civile “assoluto” sulla base di una condizione sanitaria non veritiera, si spostava, in piena autonomia e in assenza di comprovate esigenze lavorative, di assoluta urgenza o di motivi di salute, per le vie del paese, senza bastone né occhiali, passeggiando insieme al suo cane di piccola taglia e attraversando, le strade cittadine, utilizzando le strisce pedonali, talvolta, peraltro, sbiadite.

Oltre 15 chilometri

Il pensionato era già da tempo finito sotto la lente delle fiamme gialle atestine che nell’ambito di indagini coordinate dalla procura della repubblica di Rovigo, avevano avviato una serie di attività finalizzate a riscontrare la veridicità del suo handicap. Nel corso delle indagini, in più occasioni, era stato seguito, pedinato e videoripreso, mentre percorreva, in sella alla sua bicicletta, una pista ciclabile di oltre 15 km, costeggiando corsi d’acqua e attraversando strade trafficate, atteggiamenti, questi ultimi, difficili se non impossibili per un non vedente. Poco prima di sottoporsi a una visita medica oculistica, era stato anche visto aggirarsi, con disinvoltura e senza ausili, all’interno dell’ospedale di Monselice.

Finto cieco assoluto

Il finto cieco “assoluto” è stato denunciato per truffa aggravata ai danni dello stato ed il Gip del tribunale di Rovigo, su richiesta del pubblico ministero, ha disposto il sequestro per equivalente di beni per un controvalore di circa 350.000 euro, pari alle somme indebitamente percepite dall’Inps, a titolo di pensione di invalidità e di indennità di accompagnamento. L’azione della guardia di finanza a contrasto delle frodi nel settore della previdenza, difatti, mira a garantire l’effettivo sostegno alle fasce più deboli della popolazione, evitando il dispendio di risorse a beneficio di soggetti non aventi diritto.

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