Maxi famiglia Calò stringe cinghia "I nostri figli pensano all'estero"
Due genitori e 14 figli. Rifarebbero tutto papà Ferruccio e mamma Alessandra, ma i sacrifici sono tanti, tra spese di casa e per lo studio. Tra i più grandi serpeggia l'ipotesi di andare fuori Italia in cerca di fortuna
La famiglia Calò, in barba ai bassi tassi di natalità registrati in Italia, conta ben 14 figli, l'ultimo nato appena l'anno scorso. Contro tendenza, ma con tanti sacrifici, visto che, in tempi di crisi, sfamare 16 bocche e affrontare la moltitudine di spese, tra casa e studi, è davvero un'ardua impresa.
LA FAMIGLIA. Una scelta che mamma Alessandra non rimpiange e anzi accarezza teneramente, lo sguardo sempre attento sulle esigenze dei più piccoli, ma anche di quelli che ormai iniziano ad affacciarsi al mondo del lavoro. Tempo fa, il capofamiglia, Ferruccio, aveva perso il lavoro. Quella volta l'intero stuolo di figliuoli, ha occupato con mamma e papà l'azienda del padre. Tutti uniti, soprattutto nei momenti di bisogno.
STRINGERE LA CINGHIA. Ora Ferruccio ha di nuovo un impiego, ma la famiglia è numerosa e si stringe la cinghia. Già, perché, nel loro caso, bisogna contare quattro o cinque volte un nucleo familiare normale. Così Alessandra Calò fa il punto della situazione e comprende i sussurri della prole più grande, quando sente parlare di andare all'estero in cerca di fortuna. Un problema, secondo la "quattordici volte mamma", tutto italiano, là dove il senso della famiglia va scemando e la politica non trova soluzioni. Così la donna lancia l'invito alle istituzioni: un pranzo in casa Calò, per osservare da dentro cosa significhi arrivare a fine mese.
ALL'ESTERO. Nel frattempo, Alessandra culla l'ultima arrivata, Maya. Il maggiore, 23 anni, lavora come cuoco. Il secondo, 21enne, a chiamata. E la donna si convince sempre più di come la fuga fuori dal nostro paese possa trasformarsi in prospettiva.
