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Cronaca Ospedaletto Euganeo

Feriti ucraini a Padova e Abano Zaia: "Veneto sempre presente"

8 profughi atterrati a Treviso martedì in mattinata. Le strutture ospedaliere regionali si sono attivate per l'accoglienza e le cure mediche. Un caso di intossicazione da gas all'azienda ospedaliera padovana

È atterrato martedì di buon mattino all’aeroporto Canova di Treviso il volo che ha portato in Veneto 8 pazienti ucraini, la maggior parte dei quali feriti negli scontri in corso nel loro paese. L'azienda ospedaliera di Padova e la casa di cura di Abano Terme fanno parte delle strutture sanitarie coinvolte nell'operazione di accoglienza. Lo ha stabilito il presidente della regione Veneto, Luca Zaia. Tra i casi, uno di intossicazione da sostanze chimiche, da gas di provenienza sconosciuta e da ammoniaca, di cui si occuperà l'ospedale padovano.

ZAIA. Il governatore del Veneto ha accolto la richiesta fattagli dal console generale di Ucraina a Milano nel corso dell’incontro bilaterale del 21 marzo scorso. Si tratta in particolare di ferite d’arma da fuoco che hanno gravemente lesionato organi interni e articolazioni, di traumi cranici e oculari e fratture ossee multiple. “Quando nel mondo viene chiesto aiuto alla sua sanità - ha detto il presidente della regione - il Veneto risponde sempre ‘presente’ e lo è stato anche in questo caso. Abbiamo dato immediata disponibilità al console generale e in poche settimane è stato possibile portare a termine l’operazione. Diamo il benvenuto a questi feriti nella certezza che i nostri sanitari sapranno curarli al meglio e restituirli guariti alle loro famiglie e alla loro vita, con l’augurio che nel frattempo siano risolte le tensioni in atto”.

IL RESTO DEL VENETO. Appena sbarcati, i feriti sono stati presi in carico dagli equipaggi messi a disposizione dal Suem 118 e trasportati negli ospedali che si prenderanno cura di loro. Ad accoglierli c’era il console onorario dell'Ucraina per il Triveneto, Marco Toson. Oltre all'ospedale di Padova e alla casa di cura di Abano, sono coinvolti l’Ircss San Camillo di Venezia, la casa di cura Villa Salus di Mestre, l’ospedale di Negrar a Verona, la casa di cura Pederzoli di Peschiera, sempre nel Veronese, l’ospedale Cà Foncello di Treviso e l’Angelo di Mestre.

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