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Cronaca Arcella

Fermato per l'ennesima volta il picchiatore seriale dell'Arcella

Il 33enne iraniano con cittadinanza italiana, accusato più volte negli ultimi mesi di aggressione, che ha annoverato tra le vittime anche l'assessore comunale Andrea Colasio, è stato fermato lunedì sera dai vigili

Kourosh M., un 33enne iraniano con cittadinanza italiana, volto già noto alle forze dell'ordine, accusato più volte di aggressione, lesioni e violenza privata e che ha collezionato nel suo personale "palmares" diversi arresti negli ultimi mesi, puntualmente però rilasciato, autore anche dell'attacco gratuito in strada all'assessore comunale Andrea Colasio, è stato rintracciato lunedì sera e intrattenuto dagli uomini della polizia municipale negli uffici del commissariato di via Pietro Liberi.

TSO, COME FUNZIONA. L’uomo è stato trasportato in ambulanza al pronto soccorso dell’ospedale civile dopo una prima valutazione del medico del 118 accorso sul posto su richiesta della polizia municipale. Come sempre avviene in casi del genere, la valutazione su un eventuale trattamento sanitario obbligatorio sarà condotta dallo psichiatra di turno, che sentito un secondo collega come prescritto dalla legge, redigerà l’apposito verbale assieme agli agenti di polizia preposti ed eventualmente la sottoporrà al sindaco per la firma.

LA NOTA DEL COMUNE. "Tale evenienza - precisa in una nota palazzo Moroni - non è accaduta in nessuno degli ultimi tre fermi di polizia operati da polizia e carabinieri né in occasione del fermo di polizia più recente, quello della mattinata di sabato 10 maggio, quando il cittadino noto alle cronache, è stato fermato da un equipaggio dei carabinieri. Quel sabato infatti, come risulta da documentazione depositata presso l’azienda ospedaliera di Padova, lo psichiatra di turno non ha ritenuto necessario avviare la procedura del trattamento sanitario obbligatorio. Si chiarisce che il sindaco di sua iniziativa, non ha il potere di disporre autonomamente dalla procedura sopra descritta, cioè il trattamento sanitario obbligatorio, nei confronti di nessuno. Perché il primo cittadino non è né un uomo delle forze dell’ordine, né un medico psichiatra né un magistrato".

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