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Cronaca Via Cristoforo Moro

Il consigliere porta a porta e il progetto di riqualificazione della ex Caserma Piave

Stefano Ferro ha visitato 41 esercizi commerciali nelle zone nell'area della caserma e ha trovato grande interesse per la soluzione del campus universitario

Arturo Lorenzoni e il consigliere Stefano Ferro incontrano i giornalisti per parlare del progetto di riqualificazione dell'area della ex Caserma Piave, dove al posto del dismesso edificio militare ci sarà un campus per studenti universitari. Una occasione anche gli esercenti della zona, quindi. É Stefano Ferro che ci spiega cosa sta accadendo: “I 500 mila euro per il diritto allo studio stanziati dal consiglio su proposta di Coalizione Civica già ci danno soddisfazione. Ma non ci siamo fermati qui, come sapete”. Già perché c’è l’opera di riqualificazione della Caserma Piave, da fare. Lorenzoni ha voluto sgombrare il campo da equivoci: "Stiamo parlando di qualcosa di molto concreto, una cosa che si fa”, interviene il vice sindaco Lorenzoni.

La caserma Piave

“Nello stesso consiglio – spiega Ferro - in cui si è parlato di quei fondi, ci si è anche dedicati a quella che sarà la destinazione della Caserma Piave. Ci siamo confrontati con un comitato che contestava questa decisione, preoccupati per il consumo di suolo, che abbiamo chiarito sarà zero, il rischio per la viabilità, ecc..  Alcune osservazioni erano assolutamente condivisibili e ne teniamo conto. Li incontreremo ancora, comunque”.

Il consigliere "porta a porta"

Ferro voleva capire però come i commercianti, gli esercenti della zona, avrebbero preso questa decisione di fare un campus dove prima c’era una caserma. E così ha cominciato a girare, con la sua bicicletta.  “Mi sono preso la briga – racconta Ferro - di fare una indagine conoscitiva in merito a una eventuale realizzazione di un campus universitario, andando porta a porta nei negozi di riviera Mussato, riviera San Benedetto, riviera Paleocapa,  via Folengo ecc….  Ho visitato 41 negozi, non quelli di via XX settembre  che però ho contattato telefonicamente". Curiosi, domandiamo cosa ne è venuto fuori. “25 lo ritengono indispensabile, la sola preoccupazione è che venga poi fatto davvero e che non sia solo propaganda, per 10 è molto auspicabile, per 1 è indifferente mentre per 3 è poco auspicabile. Di questi, curiosamente, uno è un bar. L’85% del campione, quindi, senza aver fatto via Riello e via Barbarigo, dove credo non avrei trovato risposte tanto diverse”. Chi ha attività produttive la ritiene una cosa positiva, quindi, la realizzazione di un campus per studenti universitari, secondo questo campione preso in esame. Ferro nel suo andare porta a porta ha chiesto anche altro. “Ho raccolto anche delle lamentele, che ho già passato agli assessori competenti, come quello della luce in via Euganea, che verrà infatti rifatta entro giugno. Poi c’è una palazzina lì in fondo, privata, che va messa in sicurezza. E poi ci sono i mezzi pubblici da incentivare e altre piccole cose su cui saremo molto attenti”.

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Lorenzoni: "Fondamentale coivolgere tutti"

Chiude la conferenza stampa Lorenzoni: “Sappiamo che alcuni dei proprietari delle case attorno alla caserma sono un po’ preoccupati e ne teniamo assolutamente conto. Lo hanno manifestato anche nel consiglio comunale scorso. Questo ci incoraggia ad andare avanti in questa direzione, la concertazione con le parti, coinvolgere tutti è fondamentale. Incontreremo di nuovo il comitato, mentre il progetto è ancora in mano all’università quindi è presto per parlarne ma si vuol fare un qualcosa che sia bello anche dal punto di vista architettonico. E lo ripetiamo, il consumo del suolo rimane zero”.

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