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Cronaca

Finti fallimenti con la scusa della crisi: segnalati 88 imprenditori

È il bilancio dei casi scovati dal 2010 ad oggi dalla Finanza di Padova. Dichiaravano bancarotta per appropriarsi delle disponibilità finanziarie delle loro società, lasciando sulla strada i dipendenti e danneggiando l'Erario nonchè i creditori

La doppia faccia del fallimento al tempo della crisi. Tutto di guadagnato per l'imprenditore senza scrupoli e danni invece per i creditori, l'Erario, i contribuenti onesti, nonchè il baratro per i dipendenti, lasciati disoccupati di punto in bianco.

FINO A 10 ANNI DI CARCERE. Sono ben 88 gli imprenditori padovani "furbetti" segnalati dalla Guardia di Finanza provinciale alla Procura della Repubblica di Padova dal 2010 ad oggi, in pieno regime di crisi economico-finanziaria, per essere ricorsi alla bancarotta fraudolenta appropriandosi delle disponibilità finanziare delle loro società. Tutti e 88 rischiano ora fino a 10 anni di reclusione.

OLTRE 90 MILIONI DI EURO DI INSOLUTI. Il nucleo di Polizia tributaria contesta a questi imprenditori condotte illecite volte a dissimulare delle disponibilità economiche reali nonché attività di destabilizzazione del patrimonio aziendale, inequivocabilmente dirette a realizzare un’insolvenza, anche apparente, nei confronti dei creditori, per un ammontare complessivo pari a oltre 90 milioni di euro.

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