Finti poveri e furbetti dei ticket Sanità nel mirino della Finanza
Rilevanti indagini della Finanza patavina in ambito sanitario. Individuate per i ticket 146 domande di esenzione irregolari. Nel settore scolastico e sociale almeno 37 le false dichiarazioni per agevolazioni
Finti poveri, furbetti dei ticket sanitari, rilevanti indagini contabili in ambito sanitario e finanziamenti indebiti: la Guardia di Finanza padovana mette nero su bianco i risultati delle indagini svolte nei primi otto mesi del 2013.
FINTI POVERI. Sono 37 le situazioni di irregolarità individuate dall’inizio dell’anno su 76 controlli effettuati nel settore delle prestazioni sociali agevolate. Le indagini hanno portato alla scoperta di false dichiarazioni al fine di ottenere agevolazioni nel settore scolastico (libri, rette di asili e università) e sociale (affitti, “minimo vitale”).
TICKET SANITARI. Nel settore dei ticket sanitari, a seguito di uno specifico progetto condotto in collaborazione con le 4 aziende sanitarie provinciali, sono state esaminate migliaia di posizioni, selezionate 147 domande di esenzione, 146 delle quali sono risultate irregolari e quindi sanzionate.
CLINICA GINECOLOGICA: Denunciati due medici per illeciti esoneri dai ticket
INDAGINI IN AMBITO SANITARIO. Nello stesso periodo sono state concluse due distinte inchieste contabili, avviate su delega della procura della Corte dei conti, sulla Clinica ginecologica dell’Azienda ospedaliera di Padova. Le attività hanno accertato un danno di oltre 2.000.000 di euro, mentre sono tuttora in corso complesse indagini nel settore sanitario, definite dalle fiamme gialle di particolare rilevanza, che abbracciano la libera professione, la spesa farmaceutica e la fornitura di servizi: ammonta a circa 55 milioni di euro la spesa oggetto di monitoraggio.
FRODI AI BILANCI. In materia di erogazione di fondi pubblici, sono stati finora eseguiti 15 interventi nel settore delle frodi ai bilanci comunitari, nazionali e locali, che hanno portato alla denuncia di 4 persone e all’accertamento di indebite percezioni di finanziamenti per 215mila euro.
