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Cronaca

Test sierologici a tutti i poliziotti, dopo le lettere a Zaia esulta il sindacato Fsp

La Federazione sindacale di polizia plaude alla notizia diffusa martedì sull'attivazione nei prossimi giorni della campagna di screening per il Coronavirus nei confronti degli agenti

Sono servite settimane di richieste pressanti e una lettera al governatore Zaia, ma ora il sindacato di polizia Fsp vede riconosciuta la battaglia che più di ogni altra aveva fatto propria nell'ultimo periodo. Nei prossimi giorni tutto il personale della polizia padovana sarà sottoposto agli esami per accertare l'eventuale contagio da Covid-19.

Buona notizia, anche se tardiva

La conferma è arrivata lunedì: «Apprendiamo con piacere che, su base volontaria, il personale in servizio in questa provincia sarà sottoposto la prossima settimana ai test sierologici e all'eventuale tampone - spiega il vicario regionale di Fsp Maurizio Ferrara -. Fin dal 16 marzo abbiamo chiesto con forza alla Regione e a Zaia di svolgere una campagna di verifica a tappeto. Per noi la tempestività nell'individuazione di eventuali soggetti positivi, tanto più se asintomatici, è sempre stata fondamentale». Tempestività che non c'è stata ma, con una seconda lettera pronta a essere inviata a palazzo Balbi, la buona anche se tardiva notizia è arrivata: «Ci siamo battuti per questo risultato, per mostrare ai nostri agenti che non sono soli in questo momento drammatico in cui si trovano a operare in prima linea. Questo screening salvaguarderà la loro salute ma anche quella delle loro famiglie e di tutti i cittadini» prosegue Ferrara.

Il procedimento

Sulla scorta del piano "Epidemia Covid-19" approvato dalla Regione il 17 marzo scorso e con le modalità operative di screening dei lavoratori dei servizi essenziali (27 marzo), dalla prossima settimana la Ulss 6 Euganea con il supporto della Croce rossa avvierà gli esami all'interno della questura padovana. I poliziotti saranno sottoposti al test sierologico che prevede l'analisi di una goccia di sangue prelevata dal polpastrello per individuare eventuali anticorpi del Coronavirus e dunque il contagio in atto o l'immunità acquisita nl caso il soggetto avesse contratto e superato il virus senza dimostrarne i sintomi. Solo nel caso venisse rilevato il contagio recente si procederà poi al tampone orofaringeo.

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