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Cronaca

“Grazie presidente”: l’affetto dei padovani al funerale di Marino Puggina

Le esequie del Commendatore si sono tenute nella Basilica di Santa Giustina: l’ingresso del feretro è stato accolto da uno striscione preparato dagli ultras del Calcio Padova

I funerali di Marino Puggina

«Se n’è andato davvero un pezzo di Padova»: la frase pronunciata all’ingresso della Basilica di Santa Giustina da Diego Bonavina, assessore allo sport ed ex centrocampista biancoscudato, descrive al meglio la figura del Commendatore Marino Puggina, scomparso nella notte tra venerdì 22 e sabato 23 maggio all’età di 99 anni.

Le esequie

Il feretro dell’ex presidente del Calcio Padova e “re” dei supermercati Despar è stato accolto da un doppio striscione preparato dagli ultras biancoscudati: “«Dovrebbe partecipare tutta Padova al futuro del Calcio Padova»” (frase pronunciata da Puggina il giorno della promozione in serie A) e “Grazie presidente”. Tra le 200 persone presenti - capienza massima - anche il sindaco Sergio Giordani e molti dei suoi ex calciatori: da “Nanu” Galderisi a Ivone De Franceschi passando per Fulvio Simonini e Carmine Parlato oltre a Claudio Ottoni e Damiano Longhi.

Il discorso di Sergio Giordani

A parlare durante la cerimonia il sindaco Sergio Giordani. Questo il testo del suo toccante discorso: «Non è facile per me parlare questa mattina di Marino Puggina. A dicembre, e sarebbe stato molto bello, avrebbe compiuto 100 anni, un traguardo fantastico per lui, che nella sua vita, ne ha raggiunti tanti e importanti. Lo conosco da 46 anni. Ne avevo 21 quando ho iniziato a lavorare con lui, e ancora oggi non riuscivo a dargli del tu. Con i suoi consigli, con il suo esempio è stato fondamentale per la mia crescita come uomo e come imprenditore. A lui devo davvero tantissimo. Era un ottimista di natura, e aveva quel dono prezioso di saper leggere e intuire il futuro, e prendere di conseguenza le decisione giuste. Lo ha fatto per tanti anni con il Gruppo Despar di cui è stato uno dei fondatori, con mio padre, e poi, sempre con la stessa passione con il Calcio Padova che grazie a lui dopo tanti anni è tornato in Serie A. Un uomo a cui piaceva la compagnia della gente, positivo e che trasmetteva con la sua persona serietà e autorevolezza, capace di guidare in armonia le persone che lavoravano con lui. La città di Padova gli deve tanto sia per il suo impegno da imprenditore sia, naturalmente per il ruolo che ha svolto nella storia del Calcio Padova. Ma anche lo sport nazionale lo deve ricordare, per il suo impegno come vicepresidente della Lega Nazionale Calcio. In queste ore mi sono tornati alla memoria, tanti ricordi, tante vicende, che è davvero impossibile ripercorrere adesso. Abbraccio i suoi familiari, ai quali dico che debbono essere orgogliosi di aver avuto vicino un uomo così. Io lo ricorderò sempre come l’uomo che mio ha dato fiducia e col quale mi sono sempre potuto confrontare con sincerità e schiettezza. Oggi voglio darti del tu: addio Marino, grazie di tutto, ti porteremo nel cuore».

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