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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Claudio Sinigaglia, è il giorno dei funerali: la città saluta il suo ex vice sindaco

L'ex consigliere regionale, persona molto apprezzata, si è spento martedì dopo una lunga malattia. Due le cerimonie, una a Palazzo Moroni e una a Chiesanuova

La città di Padova e le istituzioni si sono strette venerdì mattina attorno alla famiglia di Claudio Sinigaglia, ex vice sindaco ed ex consigliere regionale, che è scomparso martedì 13 ottobre all'età di 62 anni, vinto da una malattia incurabile. 

Le cerimonie

Il feretro è stato portato sotto Palazzo Moroni per un saluto del mondo dellla politica. Più tardi si celebreranno a Chiesanuova i funerali dove è attesa un grande partecipazione.

I funerali di Claudio Sinigaglia

Proprio durante il ricordo a Palazzo Moroni l'ex sindaco di Padova, Flavio Zanonato, ha voluto porre l'accento non solo sull'aspetto umano ma anche sui meriti che ha portato la sua azione come vice Sindaco ed assessore. Ha quindi elencato una serie di iniziative, dallo sport al sociale, che hanno migliorato la vita in città. 

La chiesa del quartiere di Sinigaglia, quella di Chiesanuova, può contenere centotrenta persone a causa delle misure anti assembramento, è piena. Fuori se ne contano almeno altre duecento. Distanziate e in silenzio, tutti partecipano con attenzione alla cerimonia. Degli schermi posti fuori dalla chiesa consentono a tutti di poter partecipare. Ci sono gli ex sindaci Flavio Zanonato ed Ivo Rossi, c'è il consigliere regionale della Lega, Roberto Marcato. Ci sono anche diversi assessori comunali, Marta Nalin, Francesca Benciolini, Antonio Bressa e Diego Bonavina. C'è il segretario del Pd regionale Alessandro Bisato e tanti comuni cittadini che hanno voluto portare l'ultimo saluto all'ex vice sindaco. 

Uno dei passaggi più toccanti della cerimonia nella chiesa del quartiere è stato quando ha preso la parola il figlio maggiore di Sinigaglia, Gregorio. Ha ricordato il papà con parole semplici ma sentite rendendo omaggio a tutti coloro che in questi mesi di lunga malattia gli sono stati vicino. Un momento molto toccante che neppure l'applauso dei tanti convenuti fino qui ne ha interrotto l'emozione. 

Anche il vescovo, Monsignor Claudio Cipolla, ha fatto pervenire il suo messaggio, che è stato letto alla fine della funzione religiosa: «Cara Roberta, cari Edoardo, Gregorio e Virginia. Vi raggiungo con queste poche parole nel giorno in cui date il saluto al vostro sposo e papà, il caro Claudio. E con voi raggiungo anche i suoi fratelli don Ezio e Carlo, e tutti i famigliari.Personalmente non ho potuto conoscere Claudio in tutta la sua lunga vicenda terrena, in particolare negli anni del suo impegno nel Comune di Padova, essendo arrivato a Padova solo cinque anni fa. Ma tanti mi hanno testimoniato il bene che ha fatto in tanti campi, nella chiesa e nella città: per questo desidero farvi giungere il saluto e la vicinanza di tutta la Chiesa di Padova. È una vicinanza nella fede comune che con la morte la vita non è tolta, ma trasformata. Non è una fede facile, questa, però, perché non è facile accettare una morte così prematura. Nemmeno per chi ha fede. Per questo vi siamo vicini nel dolore; e però anche nella gratitudine per tutto quello che Claudio vi ha dato e ci ha testimoniato.La Chiesa è grata al vostro sposo e papà Claudio, per la sua luminosa testimonianza cristiana. Il suo impegno nella famiglia, nella Chiesa, nelle associazioni, nella politica è stato il frutto buono e abbondante della sua fede. Sono certo di poter dire che per lui tutte queste dimensioni sono state la risposta ad una chiamata che veniva dal suo cuore, dove certamente risuonava la voce del Signore che diceva “come io ho amato voi, così amatevi gli uni gli altri”, e “andate e annunciate la buona notizia”. Claudio si è sentito mandato in particolare nel campo della politica, sempre irto di rischi, anche per un cristiano: e Claudio ha sempre vigilato sui rischi che la politica porta con sé, rimanendo fedele a se stesso, e allo stile evangelico di servizio per il bene comune.Mi piace immaginare che nella gratitudine della Chiesa ci sia anche la gratitudine degli ultimi della nostra città, quelli che lui ha voluto mettere al centro della sua azione amministrativa, immaginando strade e soluzioni per i loro bisogni primari. La gratitudine dei poveri è il miglior lasciapassare per il Regno di Dio, qui sulla terra, e lì nel cielo.Claudio, riposa in pace, godi della beatitudine dei costruttori di pace e degli assetati di giustizia. E da lassù guarda alla tua famiglia, alla tua sposa e ai tuoi figli. E la tua testimonianza susciti ancora tante vocazioni all’impegno sociale e politico per il bene comune, in spirito di evangelico servizio». 

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