Sono accusati di aver messo a segno numerosi furti in abitazione in varie province, tra cui Padova. Destinatarie di 11 ordinanze di custodia cautelare e di 13 denunce sono altrettante persone, tutte di etnia Sinti, ritenute parte di un'associazione per delinquere finalizzata alla commissione di reati contro il patrimonio.

FURTI IN 6 PROVINCE. L'indagine della squadra Mobile della questura di Verona ha accertato che i Sinti, residenti nel veronese, avevano effettuato numerosi furti in abitazioni, oltre che in provincia di Verona e Padova, anche a Rovigo, Vicenza, Mantova e Venezia. Durante il periodo delle indagini sono stati individuati ben 25 colpi, ma considerando i ritmi della loro attività delittuosa, gli inquirenti non hanno dubbi sul fatto che si possa trattare di una banda che riusciva a compiere centinaia di furti nel giro di pochi mesi.

LINGUA SINTI PER SVIARE LE INDAGINI. Dell'organizzazione facevano parte anche alcune donne che partecipavano attivamente ai furti. Inoltre la stessa organizzazione sviava le indagini cambiando spesso utenze telefoniche, parlando la lingua sinti e sostituendo frequentemente le automobili utilizzate.

RICETTAZIONE. Gli investigatori sono anche riusciti ad identificare uno dei principali ricettatori, un cittadino italiano che è stato denunciato a piede libero e la cui gioielleria di Verona è stata perquisita questa mattina.