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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca

Lei si proponeva come badante e lui rubava nelle case degli anziani, arrestata coppia

In manette due insospettabili, un nordafricano e una rumena. Sceglievano le vittime nei circoli e nelle parrocchie

Insospettabili e imprendibili. Una coppia di stranieri, un nord africano ed una rumena derubavano le case di anziani proponendosi come badanti per poi aggirare le ignare vittime. Centinaia i furti in appartamento tra Toscana, Lombardia, Trentino-Alto Adige e Veneto

LA DINAMICA

I militari hanno fermato martedì mattina J.E., 30enne cittadino marocchino e la compagna, R.I.I, 28enne di origini rumene. I due erano soliti spostarsi tra le varie regioni per mettere a segno i loro colpi. La tecnica utilizzata era sempre la stessa e collaudata: la donna si presentava in circoli per anziani, strutture protette o parrocchie e si proponeva come badante, agganciano le future vittime, cercando di estorcere informazioni sull’abitazione e sulla famiglia dei malcapitati. L’uomo li pedinava, carpendone i movimenti e studiandoli per tornare a colpire nei giorni seguenti.

NEL PIOVESE

La loro presenza nel territorio di Piove di Sacco non è sfuggita ai carabinieri che hanno cominciato a osservarli, individuando l’automobile e identificandoli: vivevano in un appartamento della zona a 550 euro al mese e nessuno dei due lavorava stabilmente. Gli investigatori, dopo aver pedinato l’uomo e aver sventato un furto, hanno notano come i furti negli appartamenti coincidessero con la presenza di entrambi nell’area. I colpi venivano messi a segno in villette singole, in orario serale, in zone residenziali. 

ARRAMPICATORI

Entrambi erano molto abili dal punto di vista fisico, al punto da riuscire a introdursi in case poste al secondo piano, raggiunte dall’esterno attraverso manovre di arrampicata sulle grondaie, prima di infrangere le porte o le finestre per introdursi in casa. I carabinieri hanno messo fine al sodalizio criminale martedì mattina, entrando nella loro abitazione.

REFURTIVA IN BAGNO

Nel tentativo di far sparire parte della merce rubata, i due malviventi hanno provato a gettare alcuni pezzi nel water, ignari che l’oro pesa più dell’acqua. I militari hanno recuperato orologi per un valore di più di 30mila euro, proventi dei furti avvenuti a Bovolenta, Brugine e Sant’Angelo di Piove. Ai due al momento è stata contestata la ricettazione, ma i prossimi accertamenti consentiranno di addebitare numerosi furti in tutto il Nord Italia. È stata ritrovata anche un’agenda dove i due annotavano, suddivisi per mese, tutti gli oggetti recuperati in occasione delle scorribande per mantenere aggiornata la refurtiva. Il 30enne è finito nel carcere di Padova, la 28enne in quello di Verona.

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