rotate-mobile
Cronaca Selvazzano Dentro

Arrestati, condannati e scarcerati, continuano a rubare sulle auto in sosta: due in manette

Arrestati il giorno prima dai carabinieri di Selvazzano per essere stati trovati a bordo di un'auto rubata, dopo la scarcerazione avevano subito ripreso a rubare

Erano stati arrestati il giorno prima dai carabinieri di Selvazzano, dopo essere stati trovati a bordo di un’auto rubata, e avevano opposto una energica resistenza nei confronti degli operanti, per sottrarsi al controllo. Si tratta di G.E., 18enne albanese, e di M.R., 27enne marocchino, entrambi senza fissa dimora e con precedenti. Dopo avere subìto il giudizio direttissimo - il primo aveva riportato una condanna a un anno di reclusione e a una multa di 400 euro e il secondo la misura cautelare del divieto di dimora nella regione Veneto -  erano stati scarcerati nel pomeriggio di venerdì, ma appena liberi avevano continuato a rubare a bordo dei veicoli in sosta, anche nella notte tra venerdì e sabato. Così, nel pomeriggio di sabato, i militari di Selvazzano hanno nuovamente "pizzicato" i due stranieri, questa volta trovando nel loro rifugio di fortuna anche la refurtiva proveniente da innumerevoli furti.

LE INDAGINI. I militari che hanno proceduto, e che già avevano trovato della refurtiva in possesso dei due ragazzi all’atto dell’arresto, non si sono infatti accontentati e, ritenendo che avessero nascosto altro materiale nel luogo dove si rifugiano la notte, li hanno tenuti d’occhio, scoprendo che andavano a dormire nei locali dell’ex seminario, ora disabitato, in via Monte Grappa a Selvazzano. Per tale ragione hanno richiesto al magistrato di turno, Roberto D’Angelo, l’emissione di un decreto di perquisizione. 

LA PERQUISIZIONE. Sabato pomeriggio, raggiunti i due stranieri nella loro stanza al quinto piano dello stabile, è quindi iniziata l’attività di ricerca, che si è conclusa, più tardi, dopo il rinvenimento di oltre un centinaio di oggetti, tra cui navigatori satellitari, occhiali da sole, portafogli e telefonini, il tutto occultato tra i loro effetti personali, riposti in vari borsoni. Tutto di dubbia provenienza (i furti sarebbero stati commessi nell'arco di un paio di mesi).

LA REFURTIVA. I successivi accertamenti hanno consentito ai carabinieri di eseguire il riconoscimento di parte della refurtiva direttamente da parte delle persone derubate, tra quante avevano lasciato le loro vettura in sosta in via Brusegana a Padova e lungo le vie di Tencarola, anche nella notte tra venerdì e sabato. 

ARRESTATI DI NUOVO. Per tale ragione i due stranieri sono stati sottoposti al fermo di indiziato di delitto, anche in considerazione del fatto che, da quanto accertato dai carabinieri, il giorno successivo, avrebbero avuto intenzione di espatriare e quindi di sottrarsi ad eventuali provvedimenti emessi dalla giustizia italiana a loro carico.

L'APPELLO DEI CARABINIERI. "Sono tuttora in corso indagini finalizzate a reperire i proprietari della restante refurtiva sequestrata, pertanto i cittadini che hanno lasciato in sosta le proprie autovetture nelle aree urbane sopra indicate possono contattare direttamente la stazione carabinieri di Selvazzano per rientrare in possesso dei propri beni, qualora compresi tra quelli rinvenuti", si legge nella nota diffusa dai carabinieri.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Arrestati, condannati e scarcerati, continuano a rubare sulle auto in sosta: due in manette

PadovaOggi è in caricamento