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Cronaca

Furti da Pianegonda e passanti rapinate: fermato il responsabile

La squadra Mobile di Padova ha catturato l'autore delle spaccate alla gioielleria di via San Fermo e della rapina violenta a una donna delle pulizie al Bo, scaraventata a terra, nonché a una nigeriana in centro

Tre notti fa aveva mandato in frantumi la vetrina della gioielleria Pianegonda rubando oro e preziosi, 48 ore dopo era tornato sempre alla Maison di via San Fermo in pieno centro a Padova ed aveva effettuato un’altra spaccata con un tombino, facendo suonare gli allarmi e arraffando altri gioielli.

VIDEO: Il ladro in azione da Pianegonda ripreso dalle telecamere - VIDEO/1: L'intervista al capo della squadra Mobile sull'arresto

RAPINE A PASSANTI. L'autore dei furti, Said R. un 29enne libico, tossicodipendente, è stato individuato martedì mattina e sottoposto a fermo dai poliziotti della squadra Mobile della divisione Anticrimine del posto fisso dell’ospedale civile. Il giovane è ritenuto il responsabile di alcuni furti in zona Stazione su auto e taxi, nonché di due rapine ai danni di una nigeriana in centro e, all'alba di lunedì, nei confronti di una donna delle pulizie al Bo, minacciata con un coltello, scaraventata a terra, quindi ricorsa alle cure mediche del pronto soccorso.

NOTTE DI FOLLIA. Le indagini sono ancora in corso per il recupero del bottino e individuare gli altri colpi commessi dal criminale. In particolare, per la prima spaccata ai danni di Pianegonda. Cinque gli episodi per ora contestati al libico, tutti accaduti dalle 23 di domenica alle 5 di lunedì mattina. La notte di follia comincia in piazzale Stazione dove, in bici, approfitta di un momento di distrazione di un tassista per allungare la mano nell'auto di servizio e impossessarsi del portafogli. Il derubato però se ne accorge, gli blocca la mano e così il 29enne fugge via a bocca asciutta. Si porta quindi in via Redipuglia, dove rompe il finestrino di un'auto e si impossessa di un borsello. Qui un testimone lo nota e lo descrive alla polizia a bordo di una bici da donna con cestino bianco e rosso. Alle 4.26 il colpo "bis" da Pianegonda, immortalato dalle telecamere mentre barcolla in bici, si avvicina alla vetrina di via San Fermo e poi si allontana, fa il giro e si vede tornare con zainetto bianco e un tombino che lancia più volte contro la vetrina, dà dei calci per il ampliare buco, introduce il braccio per arraffare la refurtiva. Si graffia pure, con ferite successivamente fotografate dagli inquirenti come prove. Poco dopo la spaccata incrocia una donna delle pulizie che sta uscendo dal Bo, le mette la mano nella borsa, cerca di portarle via il portafogli e fugge con il malloppo. Infine, in via Santa Maria in Conio, approffittado di una finestra aperta, arraffa un paio di occhiali e un telefonino, appartenenti a una nigeriana. Poco dopo però ha un malore, è ubriaco, interviene in via Siracusa un'ambulanza del Suem 118 che lo recupera e porta in ospedale dove, oltre a ricevere le cure del caso, si avviano le indagini che riescono a ricostruire la nottata di razzie del 29enne, accusato di rapina e furto aggravato.

Refurtiva spaccata gioielleria Pianegonda

Spaccata bis da Pianegonda

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