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Cronaca

Anziani raggirati, furti in casa e rapine: arrestate le due autrici

Il blitz dei carabinieri è scattato nelle prime ore di venerdì. Per due donne sono scattate le manette per reati commessi nella Bassa Padovana, ai danni di ignare vittime, tra i mesi di giugno 2013 e ottobre 2014

Nella mattinata di venerdì, i carabinieri della stazione di Agna, in collaborazione con i colleghi della compagnia di Piove di Sacco, al termine di una prolungata attività d’indagine, hanno arrestato due donne di origini sinti, residenti in provincia di Venezia, responsabili complessivamente di 10 furti e di 2 rapine in abitazione, perpetrati tra i mesi di giugno 2013 e ottobre 2014, ai danni di ignare vittime, tutte anziane persone residenti nella zona della Bassa Padovana.

arrestata 2-2-2SORELLE LADRE. Le indagate, entrambe domiciliate a Venezia, nella frazione di Chirignago, sono due sorelle, Vittoria C., 25 anni, e Chiara C., 27 anni, quest’ultima già in regime di arresti domiciliari per un precedente furto in abitazione commesso in territorio veneziano, nel mese di settembre 2014. Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Padova, hanno avuto inizio a seguito della constatata recrudescenza di reati predatori commessi nelle abitazioni di anziani residenti nell’area della Bassa Padovana, precisamente tra i comuni di Agna, Bagnoli di Sopra, Anguillara Veneta, Candiana e Codevigo.

LE VITTIME. Il monitoraggio dei delitti contro il patrimonio nella specifica zona geografica ha permesso di risalire a diversi episodi criminosi, tutti messi in atto da due giovani donne, una bionda e una mora, che di volta in volta selezionavano con cura le vittime, scegliendole tra quelle di età più avanzata e in condizioni di salute precarie. Le ladre raggiungevano quindi gli anziani direttamente nelle loro abitazioni, a bordo di una fantomatica autovettura di piccola cilindrata di colore chiaro, talvolta condotta da un terzo complice, per poi avvicinare le parti offese con espedienti di varia natura.

arrestata-6GLI STRATAGEMMI. In alcuni casi, le due donne, che si spacciavano per sanitari addetti ad accertamenti a domicilio, sottoponevano ad improvvisate visite mediche pazienti infermi e, approfittando del primo attimo di distrazione, mentre una massaggiava le parti doloranti delle vittime, la complice si aggirava tra le varie camere della casa, arraffando denaro in contati e monili in oro. In alcune occasioni, le due malfattrici si presentavano invece con la scusa di controllare i libretti della pensione. Ancora, in altre circostanze fingevano di regalare collane di scarso valore a titolo di portafortuna. insomma, adottando stratagemmi che permettevano ad una delle due ladre, mentre la correa carpiva l’attenzione degli anziani, di raggiungere i locali delle abitazioni e asportare denaro e oggetti di valore.

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