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Cronaca Piove di Sacco

Fratelli in affari... sporchi: saccheggiavano le auto in sosta sotto gli occhi dei proprietari

Fine delle scorribande per una famiglia di origine nomade: tre fratelli con una lunga serie di precedenti sono stati incastrati dalle indagini dei carabinieri di Piove di Sacco

Il lungo lavoro investigativo non ha lasciato dubbi: sono tre fratelli, appartenenti a una nota famiglia di origine Sinti, i responsabili di una sequela di furti ai danni di auto in sosta. Due di loro erano già ai domiciliari, il più vecchio è ora in carcere.

Le immagini che hanno portato all'arresto dei tre fratelli e topi d'auto

La notifica

Ogni famiglia ha le sue tradizioni. Lo stesso vale per quella di Simone Hudorovic e i suoi due fratelli che vivono tra Padova e Cavarzere. Stamattina hanno ricevuto la visita dei carabinieri del Nucleo radiomobile di Piove di Sacco con i colleghi della stazione di Bovolenta. I militari hanno eseguito tre misure di custodia cautelare firmate dal Gip del tribunale di Venezia, che li accusa di almeno 20 furti.

Una raffica di furti indiscriminati

Furti commessi tra aprile e ottobre 2017 nelle province di Padova, Venezia, Rovigo, Ferrara. Gli obiettivi erano sempre gli stessi: i veicoli. Non importa quali, bastava lasciarli in custoditi pochi minuti e il terzetto entrava in azione. Rapidi, sprezzanti, senza scrupoli come gli ha insegnato la loro lunga carriera criminale. Auto, camion, furgoni, camper, addirittura un pullman. Parcheggi isolati, argini, aree di servizio. Dove intravvedevano un possibile obiettivo, colpivano. Semplice e sfrontata la tecnica: aspettavano che gli occupanti scendessero e, una manciata di secondi dopo, svaligiavano gli abitacoli sfruttando le portiere lasciate aperte o sfondando i finestrini senza troppe remore. Qualunque oggetto all'interno si volatilizzava in un attimo. Portafogli, contanti, cellulari, borse: ammonta a migliaia di euro il danno complessivo, a cui si aggiungono i prelievi indebiti (almeno due) fatti con le carte di credito rubate.

Arresti domiciliari

Anche se i colpi contestati risalgono all'anno scorso, l'attività di famiglia non si è certo fermata. Il 32enne Simone e il fratello di 30 anni erano attualmente agli arresti domiciliari nelle loro abitazioni di Cavarzere per un altro furto. Il 7 settembre sono stati arrestati proprio dai carabinieri del Piovese, che li hanno sorpresi con una complice a Campolongo Maggiore dove avevano appena rubato la borsa a un 54enne.

Le accuse

Per i furti ai veicoli si facevano invece accompagnare dal fratello 27enne, residente a Padova. Per tutti e tre le accuse a vario titolo sono di furto aggravato e utilizzo indebito di carte di credito. I due minori dopo il fermo hanno l'obbligo di dimora nei comuni di residenza. Peggio è andata al maggiore, che a fronte della sua lunga carriera criminale è ora in carcere a Venezia.

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