Furto Zanardi editore: "Si indaghi sugli extracomunitari delle coop"

"Si guardi verso le cooperative di lavoro, composte principalmente da extracomunitari, per fare luce su quanto accaduto nella notte alla Zanardi editore”. Non un'accusa, quella di Marco Paccagnella, presidente di Federcontribuenti, ma un invito verso gli investigatori che, in queste ore, sono impegnati a Padova per individuare i responsabili del furto ai danni dall’azienda Zanardi editore, già protagonista nei giorni scorsi delle cronache locali per il suicidio di uno dei titolari.

INTERVISTA AL DIRETTORE GENERALE: "Siamo senza energia, la produzione è bloccata"

INTERVISTA ALL'AMMINISTRATORE UNICO: "L'azienda è senza la spina dorsale"

IL SOSPETTO. “Non è un mistero che furti di questo tipo, in Veneto, siano iniziati diversi anni fa con l’apertura delle frontiere. Potrebbe trattarsi di una coincidenza, non abbiamo alcuna informazione a supporto della nostra tesi, ma proprio da qualche mese l’azienda si avvallava della collaborazione di queste cooperative. Il furto avvenuto all’interno dell’azienda è stato eseguito sicuramente da persone che conoscevano bene il magazzino e che sapevano come muoversi. Invitiamo gli investigatori a non trascurare questo aspetto della vicenda”.

L'azienda assaltata dai ladri

BATTERSI PERCHÉ NON CHIUDA. La Zanardi editore, in lutto dal 13 febbraio scorso dopo il suicidio del titolare, si trova ora in una situazione più drammatica di prima: “I nostri uffici nazionali stanno già sollecitando il governo affinché intervenga in modo rapido nei confronti di questa azienda che, negli anni, è cresciuta fino a diventare un punto di riferimento per l’editoria nel mondo. Come italiani dovremmo essere orgogliosi del bagaglio, anche culturale, di questa azienda. E dovremmo batterci in prima linea affinché la sua chiusura non sia dettata dalla crisi economica o, peggio ancora, per un furto”.