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Cronaca

Gai Mattiolo rischia processo: non più sua la griffe, continuò a vendere

Lo stilista romano al centro di un'inchiesta della procura di Padova. È accusato di vendita di prodotti industriali con segni mendaci. A denunciarlo un'azienda padovana che aveva comprato da lui il ramo pelletteria

L'avviso di conclusione delle indagini è stato notificato dal pubblico ministero Sergio Dini allo stilista romano 47enne Gai Mattiolo, 47 anni, e con lui a due imprenditori, un napoletano e un cinese, che - come riportano i quotidiani locali - ora rischiano di finire a processo in quanto accusati di aver continuato a commercializzare prodotti di pelletteria anche dopo che lo stilista aveva venduto il ramo d'azienda a una società padovana.

I FATTI. La cessione risale al 2004. La ditta euganea si era accorta nel 2012 del commercio in negozi di prodotti estranei alla propria produzione come borse e portafogli su cui campeggiavano i loghi "React by Gai Mattiolo" e "React disegned by Gai Mattiolo", nonostante avesse comprato il marchio Mattiolo del settore pelletteria per la produzione di portafogli, borse, valigie, portachiavi. La società padovana aveva così denunciato il fatto in Procura e la Guardia di Finanza aveva provveduto al sequestro della merce. L'accusa formulata nei confronti dello stilista e dei due imprenditori è di vendita di prodotti industriali con segni mendaci.

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