
Galan, il giudice nega lo sconto di pena
Sulla decisione peserebbe la vicenda dei termosifoni e dei sanitari rimossi da Villa Rodella
Il giudice del tribunale di sorveglianza di Padova ha negato lo sconto di pena a Giancarlo Galan. L'ex governatore del Veneto - come riportano i quotidiani locali - rimarrà agli arresti domiciliari e non beneficerà, quindi, della decurtazione (45 giorni ogni 6 mesi di condanna espiata) prevista per i detenuti per buona condotta.
LA VICENDA DEL TRASLOCO. Sulla decisione del giudice Marcello Bortolato peserebbe ancora la vicenda dei termosifoni e dei sanitari rimossi da Villa Rodella, storica abitazione di Galan a Cinto Euganeo, al momento del trasloco: la villa sui colli euganei era stata infatti confiscata a Galan a seguito del patteggiamento (2 anni e 10 mesi) nell'ambito della vicenda Mose per consentire allo Stato di recuperare i 2,6 milioni di euro che l'ex governatore doveva restituire.