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Cronaca Arcella / Via Tiziano Minio

Lotta studentesca, blitz all'istituto Valli contro la "teoria del gender"

Il comitato studentesco ha aderito anche a Padova alla manifestazione nazionale. Contro l'iniziativa sono intervenuti i gruppi locali di Arcigay Tralaltro, Rete degli Studenti Medi, Studenti per - Udu Padova

"La vostra cultura è contro natura, stop al gender nelle scuole". È il contenuto di striscioni e volantini distribuiti negli istituti superiori di tutta Italia da Lotta Studentesca. La protesta nazionale, in concomitanza con l'inizio delle scuole, tocca anche la città di Padova, dove, nella notte fra martedì e mercoledì, il movimento studentesco ha esposto uno striscione accanto all'istituto "Valle", per opporsi a quello che i militanti hanno definito un "preoccupante tentativo di indottrinamento omosessualista".

LOTTA STUDENTESCA. "Anche quest'anno – dichiara Andrea Di Cosimo, responsabile nazionale del movimento - non daremo tregua alle istituzioni, scendendo in piazza tutte le volte che sarà necessario per prevenire la lobotomizzazione della nostra gioventù. Non è accettabile, infatti, che. attraverso la ridicola teoria del gender, si faccia passare nelle scuole come cosa normale la riduzione della figura dei genitori a semplici numeri (genitore 1 e genitore 2), andando a svuotare di significato i rispettivi ruoli all'interno della famiglia. Dare ai bambini la possibilità di 'scelta' non solo li disorienta ma li fa crescere deboli e insicuri. La chiamano 'Buona Scuola' - coclude - ma le premesse stanno dimostrando l'esatto contrario".

ARCIGAY TRALALTRO PADOVA. "Queste iniziative sono la manifestazione visibile di un'aggressiva comunicazione d'odio condotta da Lotta Studentesca nei confronti della comunità Lgbt e della strumentalizzazione della scuola per condurre una campagna omofoba sulla pelle degli studenti - commenta  Mattia Galdiolo di Arcigay Tralaltro Padova - tradiscono un'ignoranza e un'aggressività preoccupanti, perché partono da un rifiuto dell'altro che impedisce qualsiasi dialogo".

RETE DEGLI STUDENTI MEDI. "Oggi davanti alle scuole di Padova c’erano anche i nostri striscioni, con espresso lo slogan 'Abbattiamo i muri, costruiamo il futuro" - dichiara Beatrice Di Padua, coordinatrice provinciale della Rete degli Studenti Medi Padova - riteniamo che i muri alzati dall’ignoranza di certi slogan, legati a ideologie di vecchia data, non possano che segnare una sconfitta per la scuola tutta. Crediamo sia importante condurre percorsi educativi nelle scuole sulle questioni di genere e sull’affettività e l’educazione sessuale più in generale".

STUDENTI PER - UDU PADOVA. Anche Alessandro Asmundo, coordinatore di StudentiPer - Udu Padova, è intervenuto sull'accaduto: "Siamo fortemente preoccupati dalla deriva che alcune realtà studentesche stanno mostrando nella nostra città. Condanniamo con forza avvenimenti come quello di questa mattina, che manifestano l’incapacità di dialogo che sta caratterizzando il dibattito sulla Buona Scuola, troppo spesso incentrato sull’invenzione della 'propaganda gender', alimentata anche dall’amministrazione Bitonci-Zaia".
 

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