Un travaglio durato ore, un ritardo fatale e una bambina condannata ad una vita da disabile. Era il 26 gennaio 2012, quando la mamma, all'epoca dei fatti 36enne, ha dato alla luce la sua piccola. Una gravidanza serena e regolare, fino a quel drammatico giorno. Gli specializzandi, come riportano i quotidiani locali, avevano notato qualcosa di anomalo negli esami della donna, ma, nonostante sia stato sollecitato più volte a procedere con il cesareo, il ginecologo, ora sotto accusa, avrebbe atteso ore prima di intervenire.

IL TRAVAGLIO. Ischemia ed encefalopatia di secondo grado. La neonata è rimasta senza ossigeno per troppo tempo e ora, a due anni dalla nascita, soffre di disturbi mentali e motori gravissimi. Il tutto, secondo l'accusa, a causa di quell'imperdonabile ritardo. Il medico infatti, che allora lavorava alla clinica ostetrica dell'ospedale di Padova, sarebbe stato chiamato più volte dagli specializzandi e dal medico di turno in reparto fino alle 20 di quel giorno. I giovani medici sapevano che secondo il protocollo era necessario operare d'urgenza. Il travaglio era iniziato nel pomeriggio, ma il medico è stato rintracciato solo dopo le 23.

LE ACCUSE. Il ginecologo risponderà al Tribunale di Padova di lesioni colpose gravissime. La denuncia è partita dall'ospedale stesso. Era stato infatti il primario della clinica a segnalare l'episodio alla direzione sanitaria. Il prossimo 23 ottobre si terrà l'udienza davanti al giudice monocratico di Padova, che si esprimerà in merito all'operato del medico 54enne, originario di Bari ma residente a Padova. In aula ci sarà anche la coppia di origine romena, i genitori della piccola.