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Cronaca Santo

Giornata del ringraziamento, sfilata di trattori alla Basilica del Santo

Decine di trattori per la prima volta hanno sfilato nel cuore di Padova e si sono schierati sul sagrato della Basilica del Santo, sotto alla statua del Gattamelata per la tradizionale benedizione

Decine di trattori per la prima volta hanno sfilato nel cuore di Padova dal Prato della Valle alla Basilica di Sant’Antonio e si sono schierati sul sagrato, sotto alla statua del Gattamelata per la tradizionale benedizione al termine della messa solenne. Una giornata intensa per la città, raggiunta questa mattina da centinaia di agricoltori arrivati da tutta la provincia per la Giornata del Ringraziamento, la celebrazione che segna la fine dell’annata agraria. Per l’occasione in Prato della Valle è stato allestito il primo Mercato Regionale di Campagna Amica animato da oltre trenta aziende venete presenti con i migliori prodotti di stagione.

L'OMELIA DEL VESCOVO. Il lungo corteo di trattori con le bandiere di Coldiretti ha attraversato il Prato della Valle e raggiunto la Basilica di Sant’Antonio per la solenne celebrazione presieduta da Mons. Dino De Antoni, arcivescovo emerito di Gorizia e delegato della Conferenza Episcopale Triveneto per i Santuari. Durante l’omelia il vescovo ha sottolineato il ruolo degli agricoltori: “Il Signore ci vuole custodi del creato, non tiranni. Riconosciamo che noi siamo nella mani della natura, che la natura non è nelle nostre mani. Per questo rendiamo grazie anche al termine di un’annata non facile, segnata dalle avversità climatiche, sulle quali dobbiamo comunque riflettere. Guardando all’ormai vicino Expo, il cui tema è “nutrire il pianeta, energia per la vita, ricordiamo che il cibo è il dono di vita nell’alleanza dell’uomo con la terra. L’agricoltore è chiamato a conservare e custodire la terra per sfamare l’uomo, per questo non possiamo accettare che l’agricoltura industriale e la finanza si considerino il cibo come pura merce, spesso da destinare ad altri scopi, minacciando la salubrità dei prodotti. Dobbiamo pensare l’agricoltura come spazio in cui la giusta ricerca della remunerazione del lavoro si intrecci con la solidarietà e un modello di produzione agricola attento alla salvaguardia del territorio. La terra va custodita e preservata contro il degrado e la cementificazione, senza l’agricoltura la terra è meno curata ed esposta anche alle conseguenze degli eventi atmosferici. Il mondo agricolo deve diventare creativo e recuperare spazi, riparare errori e curare le ferite del nostro territorio. La custodia della terra richiama anche alle responsabilità delle singole persone nell’adottare comportamenti e stili vita in cui l’uso del cibo sia più lungimirante. Attraverso gli acquisti i consumatori responsabili possono dare sostegno all’agricoltura locale ed evitare gli sprechi. Il cibo che si butta è come se venisse rubato dalla mensa dei poveri”.

LA FESTA DOPO LA BENEDIZIONE. Al termine della celebrazione, durante la quale gli agricoltori hanno presentato all’altare i frutti della terra, sul sagrato della Basilica la tradizionale benedizione di decine di trattori, impartita dall’Arcivescovo De Antoni insieme al Rettore della Basilica del Santo Padre Enzo Poiana. Quindi la festa è proseguita in Prato della Valle, al mercato regionale di Campagna Amica. Lungo i viali dell’Isola Memmia più di trenta aziende agricole arrivate da tutto il Veneto hanno presentato il meglio dell’agricoltura di casa nostra. In primo piano soprattutto le idee regalo per le festività natalizie, a partire dalle classiche ma sempre molto gradite ceste con i prodotti del territorio e della migliore agricoltura “made in Veneto”.

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