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Cronaca Montegrotto Terme / Via Catajo, 42

Educare per rimediare: in "Y-40 - The Deep Joy" ci si immerge tra le bottiglie di plastica

L’installazione temporanea è stata ideata dal team della piscina più profonda del mondo per sensibilizzare sul tema dell’inquinamento dei mari del terzo millennio

Parola d’ordine: sensibilizzare. Si chiama "Plastic Dive" l’iniziativa ideata dal team di "Y-40 - The Deep Joy" (la piscina profonda 42 metri, realizzata a Montegrotto Terme ed entrata nel Guinness dei Primati) in occasione della Giornata Mondiale dell’Ambiente 2018: martedì 5 giugno verrà creata un’installazione temporanea coprendo la superficie della piscina di bottiglie e di altri oggetti di plastica, simulando provocatoriamente la situazione dei mari del terzo millennio.

L’iniziativa

E proprio da martedì 5 giugno inizierà una settimana di visite, nuotate ed immersioni, che farà provare le sensazioni delle forme di vita sottomarine. Bambini, ragazzi, famiglie, scuole e club potranno sentire sulla propria pelle il tocco leggero delle bottiglie in galleggiamento, vedere l'oscuramento della luce data dalla coltre di plastica in superficie. Immergendosi, potranno entrare in una foresta di tubi, tra meduse e alghe composte da polimeri. Da alcuni mesi, infatti, il team di Y-40®, con la collaborazione dei frequentatori, sta raccogliendo bottiglie di plastica usate per contenere comunemente l'acqua. E proprio queste verranno usate per coprire la superficie della piscina più profonda del mondo: l'intenzione è quella di avvicinarci al problema dell'inquinamento da materie plastiche, che sembra essere lontano dal nostro quotidiano. L'immersione nella piscina sarà dunque un'esperienza di tipo sensoriale in quanto farà percepire, attraverso la vista ed il tatto, la vita di molti cetacei, mammiferi, pesci e tutti gli esseri viventi che popolano i nostri mari, scoprendo a nostro malgrado qual è la loro condizione attuale. E per chi non vuole immergersi? Niente paura: l'esposizione sarà visibile a tutti dal tunnel trasparente che attraversa la piscina a -5 metri, con ingresso libero.

Y-40 Plastic Dive Antonio Mogavero 01 - Ph. Nico Cardin-2

Dati spaventosi

Le cifre rendono (purtoppo) alla perfezione la gravità e la vastità del problema: 8 milioni di tonnellate di plastica entrano in mare ogni anno, nel mondo ogni anno si usano 500 miliardi di buste di plastica e questa massa di rifiuti corrisponde solo al 10% del totale di plastica scaricata ogni anno sulla terra ferma. Per coprire la superficie d'acqua di Y-40® ci vogliono circa 37.800 bottigliette di plastica da mezzo litro, e ogni giorno un volume di plastica pari all'intera Y-40® viene versato in mare 5 volte, ovvero 1.860 volte all'anno. Si stima che nel mondo vi sia una superficie di plastica dispersa in mare pari alla somma delle superfici di Francia, Germania, Spagna: le tartarughe marine confondono i sacchetti di plastica con le meduse e se ne cibano, e anche negli stomaci degli uccelli marini si trovano oggetti di plastica. Le microplastiche, inoltre, vengono ingerite dal plancton, entrando così nella catena alimentare.

I testimonial

C’è chi ha gia provato in anteprima l’esperienza: queste le loro testimonianze.

Umberto Pelizzari, che negli anni tra il '90 e il 2000 ha collezionato record in tutte le discipline dell'apnea: “Si tratta di un evento utile a mettere l’accento su una tematica che è bene si sappia, ovvero che tutta la plastica che utilizziamo in casa si scompone poi in microplastiche dannose, che popolano in gran quantità i nostri mari, vicini e lontani. La plastica si ammassa in isolotti più grandi dell’Isola d’Elba, all’interno dei quali i pesci convivono in simbiosi con un habitat artificiale. Questa consapevolezza deve tradursi in azioni concrete che vanno ad abbandonare la plastica per tornare all’uso del vetro, oltre che fare in modo che la plastica vada sempre recuperata e riciclata e non entri in mare”.

Rossano Galtarossa, campione di canoa che ha conquistato 4 medaglie olimpiche in 4 diverse edizioni delle Olimpiadi: “Ben vengano iniziative come questa della Y-40® che hanno sicuramente un impatto più forte nelle nostre coscienze e lasciano un’impronta indelebile in termini di sensazioni vissute, più di mille racconti e convegni. Lo sport che ho praticato per tanti anni si svolgeva sopra l’acqua e a dar fastidio durante gli allenamenti non erano certo piante o pesci, quanto le borsette di plastica inaspettate o rifiuti ben più grossi. Ciò che ingrossa i volumi d’acqua di un fiume non sono tanto i fenomeni naturali legati ai detriti, quanto sacchettini, frigoriferi, rifiuti vari lasciati dall’uomo. C’è una mancanza di sensibilità incredibile da parte di taluni soggetti”.

Antonio Mogavero, giovane campione della Nazionale Italiana di Apnea FIPSAS: “Le competizioni alle quali partecipo si svolgono quasi tutte in mare, motivo per cui mi rendo ben conto del problema in prima persona nel pieno svolgimento della mia attività. Siamo sommersi da questo mare di plastica, gli animali marini stanno morendo. La plastica ha ormai intaccato tutta la catena alimentare devastandola e ritornando a noi”.

Şahika Ercümen, campionessa del mondo di apnea, Turchia: “Sono ambasciatrice del WWF per il mio Paese e per lo più mi occupo delle tematiche relative all’acqua. Mi immergo per piacere, per allenamento e per gara nei mari di tutto il mondo e mi rendo ben conto di quanto la plastica sia diventata un problema in crescita costante. Non possiamo esimerci dal porre fine a questo scempio”.

"Serve una nuova cultura del rispetto e del riciclo"

L’architetto Emanuele Boaretto, ideatore e progettista di "Y-40 - The Deep Joy", spiega gli obiettivi dell’iniziativa:“In questi 4 anni Y-40® ha brevettato ed accolto migliaia di subacquei pronti a scoprire le meraviglie del mare ed altrettanti apneisti che qui hanno trovato la loro palestra per il periodo invernale in cui prepararsi alla pesca e all’esplorazione marina durante l’estate. Se però davvero nel 2050 nei mari vi sarà in percentuale più plastica che pesce, come pronosticato e come già dimostra il nostro Delta del Po che accumula 18 kg di plastica al giorno per chilometro (dati WWF), la situazione del nostro stesso Adriatico sarà molto simile a quella che stiamo provocatoriamente esibendo nella nostra piscina in questi giorni. Y-40® vuole essere da stimolo per una nuova cultura del rispetto e del riciclo. Y-40® vuole mettere in allarme rispetto ad una situazione in divenire che è tutt’altro che lontana e che ci riguarda direttamente sia come causa che negli effetti”.

Y-40 Plastic Dive Umberto Pelizzari 03 - Ph. Nico Cardin-2

L’impegno ambientale di Y-40

Con il tema scelto per la Giornata Mondiale dell’Ambiente del 2018, l’obiettivo è di stimolare la proposta di soluzioni alternative alla plastica monouso, come lo sviluppo e l’utilizzo di altri materiali, ad esempio le bioplastiche. Y-40® dal 05 giugno 2018 aggiunge alcuni tasselli al già noto impegno ambientale ed alla cultura di utilizzo delle risorse naturali. Oltre all'uso di materiali ecocompatibili in fase di costruzione, al riscaldamento degli ambienti attraverso la geotermia senza ricorrere all'energia fossile, anche gli spazi dedicati alla ristorazione nella piscina più profonda del mondo stanno adeguandosi alle esigenze ambientali. È stato abolito l'uso di cialde, l'uso di lattine in favore di bottiglie di vetro, la scelta di vini biologici, l'adozione di aziende fornitrici ad impatto zero e dall'impegno ecocompatibile, la diminuzione nell'uso della plastica in favore di contenitori biodegradabili. Durante l’evento sarà presente l’azienda Culligan – partner di Y-40® - che, oltre ad aver curato l’impianto della piscina, si prende cura dell’acqua di casa, migliorando l’ambiente in cui viviamo. Culligan illustrerà le molteplici soluzioni per avere un’acqua più buona e più sicura direttamente dal rubinetto di casa, per ridurre l’acquisto di bottiglie di plastica, la CO2 immessa nell’ambiente in seguito ai processi di produzione e trasporto delle stesse e, eliminando il calcare dall’acqua di casa, la quantità di detergenti utilizzati.

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