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Martedì, 23 Aprile 2024
Cronaca

Occupazioni abusive, 11 misure cautelari nei confronti del comitato "Lotta per la casa"

In poco più di un anno avevano occupato 8 appartamenti di proprietà pubblica, tentato di occupare una palazzina dell'Esu, impedito l'esecuzione di oltre 40 provvedimenti di sfratto

Giovedì mattina, a conclusione di lunghe e complesse indagini, la polizia di Stato della questura di Padova ha dato esecuzione ad undici misure cautelari nei confronti di altrettanti esponenti del comitato di "Lotta per la casa", articolazione del collettivo politico Gramigna.

I REATI CONTESTATI. Nei provvedimenti, emessi dal gip su richiesta della procura della Repubblica di Padova che ha coordinato le indagini della Digos, vengono contestati i reati di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di occupazioni abusive di immobili, resistenza e violenza a pubblici ufficiali, interruzione di pubblico servizio.

OCCUPAZIONI ABUSIVE. L’attività illecita del gruppo nel corso di poco più di un anno di attività aveva portato all’occupazione abusiva di 8 appartamenti di proprietà pubblica, alla tentata occupazione di una palazzina dell’Esu composta da 12 appartamenti, nonché alla mancata esecuzione di oltre 40 provvedimenti di sfratto esecutivi con plurimi episodi di violenze, minacce e resistenze agli ufficiali giudiziari incaricati. Schermata 2016-02-18 alle 15.20.04-4All'interno della sede del collettivo sono stati trovati vario materiale per il confezionamento di bombe carta come nitrato, bicarbonato e zucchero.

SPORTELLO. Agli esponenti del collettivo politico è contestato anche il fatto di aver raccolto adesioni da parte di extracomunitari in emergenza abitativa, proponendosi proprio come uno sportello anti sfratto. Un episodio è balzato all'attenzione degli agenti. Una immigrata, dopo essersi rivolta a loro, si è resa conto che l'abitazione messa a sua disposizione era stata occupata abusivamente. La donna, si è quindi rivolta alla polizia consegnando loro le chiavi dell'immobile.

Le manifestazioni e occupazioni contestate dalla Digos agli indagati

LE MISURE CAUTELARI. Quattro indagati sono stati sottoposti alla misura degli arresti domiciliari, due al divieto di dimora a Padova, per i restanti è stato disposto l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. Tra i destinatari delle misure figura anche un esponente storico del Gramigna, già arrestato e condannato per l’appartenenza al gruppo eversivo PCP-M (Partito comunista politico-militare). Lo stabile di piazza Toseli è stato sottoposto a sequestro preventivo.

SOLIDARIETÀ. Fuori dalla questura di Padova, sono apparsi dei cartelli di solidarietà riportanti la scritta: "La lotta per la casa non si arresta. Liberi tutti".

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IL VIDEO DELLE MANIFESTAZIONI E OCCUPAZIONI CONTESTATE:

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