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Cronaca

Indagini grandi opere Firenze, da monsignore padovano "spintarella"

Quattro arresti e 47 indagati nell'inchiesta della procura fiorentina. L'ex delegato pontificio della basilica del Santo avrebbe "dato una mano" per favorire chi si aggiudico i lavori per Palazzo Italia dell'Expo 2015

Rapporti durati almeno un “decennio” intorno a opere del valore di 25 miliardi di euro dietro cui la procura di Firenze sospetta si celasse un meccanismo corruttivo. Per questo i carabinieri del Ros hanno eseguito quattro arresti, in carcere e ai domiciliari, per corruzione, induzione indebita, turbata libertà degli incanti ed altri delitti contro la pubblica amministrazione. I militari, affiancati dal personale dell’Agenzia delle Entrate, hanno inoltre effettuato perquisizioni anche a Padova, nei confronti di un monsignore, ex delegato pontificio per la basilica del Santo, tra l'altro indagato per presunto abuso edilizio (cinque mini-appartamenti "abusivi" ricavati in un’ala del complesso della Basilica di Sant’Antonio in via Orto Botanico 1, e pubblicizzati per essere affittati a privati su un sito di annunci immobiliari online).

LE INDAGINI SU PALAZZO ITALIA EXPO 2015. L’inchiesta “Sistema” nasce dagli approfondimenti “investigativi relativi alla gestione illecita degli appalti per il nodo Tav di Firenze". Le indagini, avviate nel 2013, avrebbero portato alla luce un presunta gestione illecita degli appalti per la realizzazione del Nodo Tav e del sotto-attraversamento della città di Firenze. Nell’ambito dell’inchiesta figura anche la realizzazione del Palazzo Italia Expo2015, ed è qui che compare il nome del monsignore (non è indagato), che avrebbe fatto da "tramite" per favorire la società che in seguito si aggiudicò l'appalto per i lavori.

LA "SPINTARELLA" DEL MONSIGNORE. L'allora manager di Expo aveva appena firmato il bando di gara. Una settimana più tardi, il 19 ottobre 2013, il religioso ha avuto una conversazione (intercettata) con una delle persone arrestate nell'ambito dell'inchiesta, dichiarando di essere insieme ad uno dei fratelli della ditta che vinse la gara: "Dobbiamo dargli una mano per introdurli lì al responsabile". Dalla risposta, si legge negli atti, "si comprende che la presentazione richiesta dal monsignore ha attinenza con delle gare d'appalto". L'arrestato, che secondo l'accusa avrebbe turbato la gara dell'Expo assieme ai fratelli cui il religioso avrebbe dato una "spintarella", risponde spiegando che "va bene anche se ho sempre delle riserve perché sono appalti difficili quelli dal punto di vista economico".

PERQUISIZIONI IN TUTTA ITALIA. Oltre alle 4 persone arrestate, l'inchiesta fiorentina vede indagate altre 47 persone. Il gip ha però rigettato l’accusa di associazione a delinquere. I militari, affiancati dal personale dell’Agenzia delle Entrate, stanno effettuando perquisizioni, oltre che nella provincia di Padova, anche in quelle di Firenze, Roma, Milano, Bologna, Genova, Torino, Padova, Brescia, Perugia, Bari, Modena Ravenna, Crotone e Olbia.

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