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Cronaca

Greenpeace, identificato attivista di Padova per striscione stadio Napoli

La scritta è stata calata dal tetto dello stadio San Paolo durante il match di Champions League. 4 in tutto i dimostranti denunciati per porto ingiustificato di strumenti atti ad offendere e segnalati per violazioni amministrative

Mercoledì sera, davanti a migliaia di tifosi, gli attivisti di Greenpeace hanno aperto dal tetto dello stadio San Paolo durante il match di Champions League tra Napoli e Arsenal un primo striscione con il messaggio “Giustizia per Cristian”, mentre al di fuori dello stadio – di fronte all’ingresso – altri attivisti ne hanno aperto un altro con scritto “Gazprom quit the Arctic” (Gazprom abbandona l’Artico), in riferimento al gruppo di attivisti fermati in Russia per aver tentato un blitz contro una piattaforma per trivellazioni in mare, e in particolare a Cristian D'Alessandro, attivista napoletano liberato su cauzione dopo due mesi di carcere e ancora in attesa di giudizio.

IDENTIFICATO ANCHE UN PADOVANO. La Digos di Napoli ha successivamente identificato quattro attivisti dell'associazione ambientalista, due uomini e due donne, ritenuti gli autori dell'azione. Si tratta di quattro italiani originari di Torino, Padova, Roma e Ragusa. Per loro scatterà la denuncia per porto ingiustificato di strumenti atti ad offendere e una segnalazione per violazioni di natura amministrativa.

I PRECEDENTI. Non è la prima volta che gli attivisti di Greenpeace scelgono il palcoscenico della Champions League per le loro azioni dimostrative: qualcosa di analogo è successo durante Basilea-Schalke 04 dello scorso 1° ottobre. In Italia una protesta simile si verificò durante la finale di Coppa Italia del 2011 quando dalla tribuna Tevere dello stadio Olimpico di Roma fu srotolato uno striscione contro il nucleare.

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