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Cronaca

Hub e centri di accoglienza sorvegliati per garantire la sicurezza dei profughi

La decisione è emersa durante la riunione della cabina di regia per l'emergenza Ucraina di mercoledì 6 aprile. Particolare attenzione viene posta sui minori non accompagnati

L’hub di Monselice e i centri di accoglienza che ospitano i profughi ucraini sono stati sottoposti a misure di vigilanza. È la novità emersa dalla riunione di mercoledì 6 aprile in Prefettura, la cabina di regia per l’emergenza Ucraina.

I dati

«I numeri sono sensibilmente in aumento – ha riferito il prefetto Raffaele Grassi – ma al momento non riscontriamo criticità. La rete dei Cas sarà allargata di altri cento posti letto e così continueremo a fare fino a che la situazione del conflitto lo richiederà». In provincia di Padova sono registrati 1.989 cittadini ucraini, di cui 222 nei Cas e 86 nell’hub di Monselice, ai quali si aggiungono 12 persone positive ospitate presso il  covid hotel di Conselve. Si tratta in prevalenza di donne e minori, tra i quali si segnalano 103 minori non  accompagnati regolarmente affidati ai servizi sociali dei comuni di domicilio. «Nei prossimi giorni saranno perfezionati altri sistemi di accoglienza gestiti dalla Protezione civile con  sostegni finanziari che saranno erogati a enti o soggetti che ospiteranno ucraini, nonché agli ucraini stessi che potranno accedervi una volta formulata alla Questura la richiesta di  permesso di soggiorno temporaneo – ha continuato il prefetto – Particolare attenzione va rivolta al tema di grande  sensibilità dei minori non accompagnati. Sul punto è stata richiamata l’attenzione dei  comuni che li ospitano per i connessi adempimenti di segnalazione presso il Tribunali dei  minorenni ai fini della nomina di un tutore legale».

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