Ici, ecco nel dettaglio quanto paga la Chiesa a Padova
Dopo la polemica dei giorni scorsi, nella quale un senatore della Lega aveva chiesto a gran voce alla Chiesa di pagare l'imposta sugli immobili, e l'immediata risposta del vescovo Mattiazzo, ecco un resoconto preciso della "Difesa del popolo" sulle tasse pagate dalla diocesi
Lega, Ici e Chiesa i tre protagonisti del botta e risposta di qualche giorno fa quando il senatore della Lega Stiffoni aveva invitato a gran voce la Chiesa a pagare l’imposta sugli immobili.
VESCOVO. Immediata la replica del vescovo Mattiazzo, che confermava il pagamento delle tasse. Ma la protesta di qualcuno è continuata con scritte minacciose sui muri delle parrocchie.
"DIFESA DEL..LA DIOCESI". Ora, grazie alla “Difesa del popolo” il settimanale diocesano, la Chiesa padovana gioca a carte scoperte e spiega nel dettaglio i pagamenti, difendendosi dalle provocazioni.
PAGAMENTI. 660 mila euro e spiccioli l’Ici versata nel 2011 e che comprende le principali voci diocesane: Diocesi, Seminario, Mad e Istituto per il sostentamento del clero e da 360 parrocchie su 459 (non tutte infatti si riferiscono al medesimo studio commercialista).
LE SEDI. Pagano l’Ici anche le cucine popolari (9mila euro), l’ente Seminario (36mila) e l’ente diocesi, l’Istituto diocesano di sostentamento del clero (305mila euro), e le sedi affittate come la sede “mediatica” (con tv, radio e giornale diocesano) di via Cernaia (più di 10mila euro).
DON PITTARELLO. L’economo diocesano don Pittarello chiude la polemica: “E’ una tassa consolidata e che abbiamo sempre pagato proprio perché lo consideriamo un dovere nei confronti dello Stato”.