Aderisce anche l’ateneo patavino allo sciopero nazionale dei docenti universitari, previsto dal 28 agosto al 31 ottobre. Per tutto il periodo i professori si astengono dallo svolgimento degli esami di profitto nelle università italiane. Sul tema si esprime “Il sindacato degli studenti” di Padova, chiedendo il rispetto dei diritti degli universitari.

LA RICHIESTA. “Premettiamo per completezza, che tali docenti hanno assicurato, nel caso di sessioni rientranti in tale periodo con un solo appello per gli esami di profitto, la posticipazione di questo almeno 14 giorni dopo la data dello sciopero (quindi lo svolgimento dell'esame in data posticipata)”, scrive il sindacato in una nota, “E seppur questa formula può tutelare, nello specifico caso padovano, lo svolgimento della prova per universitari che intendono sostenere l'appello di Agosto/Settembre, riteniamo ci siano delle figure particolari (come lo studente laureando) che potrebbe avere ricadute economiche non indifferenti in caso di impossibilità a sostenere la prova d'esame nei tempi richiesti”.

LA DENUNCIA. “Per tale motivo ci stiamo mobilitando per assicurare, in accordo coi professori, la tutela dei diritti di tali soggetti”, continuano, “ed al contempo stiamo cercando un confronto con i primi per capire le motivazioni soggettive e generali dell'adesione allo sciopero. Vogliamo ora riportare quella che è la nostra riflessione collettiva a livello nazionale, elaborata assieme alle altre realtà universitarie aderenti a Link Coordinamento Universitario (organizzazione nazionale di cui facciamo parte), e che vuole dare una serie di spunti per allargare il focus della discussione sul tema, vista la necessità di farlo anche rispetto a quelle che sono state le voci espresse finora”.