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Cronaca

Immigrato non trova più lavoro: "Rimpatriatemi, non voglio spacciare"

Eric William Nono Happi, 26enne camerunense, in Italia da 3 anni, ha sempre lavorato ma ora non trova più occupazione. Divenuto clandestino, si è presentato in questura a Padova perchè vorrebbe tornare a casa ma non ha i soldi per il viaggio

"Non voglio spacciare, sono 3 anni che sono in Italia e mi sono sempre comportato bene". Eric William Nono Happi, camerunense 26enne incensurato, si è presentato, disperato, in questura a Padova. Arrivato nel nostro Paese con il permesso di soggiorno biennale all'aeroporto di Venezia per guadagnarsi da vivere, ha fatto diversi lavori, ma da qualche tempo, complice la crisi, un impiego, anche a chiamata, non riesce più a trovarlo. Senza lavoro non può rinnovare il permesso di soggiorno e senza questo nessuno gli offre un contratto di lavoro. Un circolo vizioso che lo sta costringendo a dormire sulle panchine dei parchi pubblici. Vorrebbe tornare a casa, in Camerun, ma gli mancano i soldi per il viaggio.

UN BIGLIETTO PER UN FUTURO IN PATRIA. "I poliziotti sono stati gentili - racconta - mi hanno detto che neanche lo Stato italiano ha i soldi per rimpatriarmi. Mi hanno ospitato per una notte in cella e fatto un altro foglio di via che mi intima di allontanarmi entro 7 giorni dall'Italia. Speravo di costruirmi qui una vita dignitosa: ho studiato ai corsi professionali, mi sono sforzato di imparare l'italiano, ma non è servito a nulla se sono senza lavoro e senza permesso di soggiorno ora. Sono deluso dall'Italia evidentemente non ci sono opportunità. Tornerei a provare a farmi un futuro nel mio Paese, se qualcuno mi pagasse il biglietto, prometto anche di restituire i soldi. Ma a stare qui a dormire all'aperto o in una cella proprio non ce la faccio più".

FEDERCONTRIBUENTI SI MOBILITA PER ERIC "IMMIGRATO PER BENE NEL LIMBO DELLA CRISI"

LO SPACCIO, ULTIMA SPIAGGIA. Eric non vuole scivolare nel tunnel della clandestinità. "Non voglio spacciare - aggiunge -  sono 3 anni che sono in Italia e mi sono sempre comportato bene. Ho fatto anche un corso da manovratore di carrelli elevatori con Forema Confindustria, ho l'attestato. Ma capisco che in Italia c'é crisi anche per gli italiani". Il 26enne racconta allora le sue esperienze lavorative: "Al mercato coperto a scaricare camion, mi davano 5 euro ogni container scaricato, ma per me quel denaro voleva dire poter mangiare e pagarmi una stanza. Poi ho lavorato alcuni giorni a chiamata per dei supermercati, come addetto per l'inventario, in una tipografia come addetto al confezionamento. Ho sempre accettato tutti gli incarichi, anche contratti di un solo giorno. Poi sono finiti anche quelli e senza un contratto di lavoro in Italia non ti rinnovano il permesso di soggiorno, quindi ora sono irregolare". 

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