Immigrazione, con i tagli lavoratori del settore a rischio
Le organizzazioni sindacali si stanno muovendo in questi giorni per chiedere al ministro dell'Interno la stabilizzazione delle centinaia di lavoratori, a Padova 12, di un settore che rischia di gravare sulle Forze dell'ordine
Le organizzazioni sindacali sono in fermento.
STABILIZZAZIONE DEL SETTORE. Cgil, Cisl e Uil, infatti, si stanno muovendo in questi giorni per chiedere al ministro dell’Interno la stabilizzazione delle centinaia di lavoratori precari nel settore dell’immigrazione che corrono il rischio di restare a casa dalla fine di giugno in seguito ai tagli previsti nel settore pubblico, sotto il commissariamento della Unione Europea.
LA SITUAZIONE A PADOVA. A Padova sono 12 i lavoratori interessati dal provvedimento che, se dovesse essere confermato, abbandonerebbero un settore, quello dell’immigrazione, molto delicato.
GRAVI CONSEGUENZE. Le organizzazioni sindacali fanno sapere, infatti, che i dipendenti svolgono un lavoro molto importante nella macchina dell’immigrazione: senza di loro decine e decine di pratiche andrebbero a riversarsi sulle Forze di polizia che, impegnate in attività amministrative, non sarebbero adeguatamente occupate nel controllo e nella difesa del territorio. Senza contare, naturalmente, che i 650 lavoratori andrebbero purtroppo a infoltire il gruppo dei disoccupati.