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Cronaca Zona Industriale

Scandalo Imu: esborso di 118 mila euro per la Torre della Speranza

A giugno graziate le prime case ma non gli altri immobili. Sulla Torre della ricerca si abbatte la scure della tassa statale l'anno scorso rimborsata da Berlusconi e oggi nuovamente imposta all'istituto per una cifra vertiginosa

Un lavoro di squadra, quattro anni di ricerca e una battaglia di solidarietà che l’8 giugno del 2012 avevano finalmente portato all’inaugurazione della Torre della speranza, l'istituto di ricerca pediatrica più grande d'Europa costruito nella zona industriale di Padova e dedicato allo studio e alla cura delle malattie dei bambini. Un progetto che, nonostante la generosità delle tante donazioni, sta crescendo non senza ostacoli, gestionali e burocratici, e che ora si vede ulteriormente colpito dall’odiato balzello dell’Imu che imporrà all’istituto entro metà giugno il pagamento di 118 mila euro, quasi 10mila euro per ognuno dei dodici piani che lo compongono. Il saldo totale è previsto a fine anno. L’anno passato la tassa di 89 mila euro sborsata dall’istituto era stata restituita da Silvio Berlusconi, dettosi indignato per la vicenda. Ma la campagna elettorale è finita e per quest’anno non ci sono “salvatori” all’orizzonte.

L’INDIGNAZIONE DELLA PRESIDENTE. Come riportano oggi i quotidiani locali, la presidente della fondazione Stefania Fochesato non fa mistero della sua ira definendo l’imposizione della tassa uno scandalo e sottolineando il totale disinteresse dimostrato dalla politica una volta chiusa la parentesi elettorale. Il prezzo da pagare è ancora più alto se si considerano i 33.535 cittadini che hanno donato il loro 5 per mille alla fondazione garantendole 740 mila di introiti o, per fare un esempio di quanto il progetto sia stimato, la donazione di 117 euro ricevuta da una scuola dove gli alunni hanno deciso di auto-tassarsi per contribuire al progetto. Il rischio è di mandare all’aria il funzionamento di un luogo che potrà ospitare 400 ricercatori, di non assumere giovani ricercatori che se ne andranno all’estero e soprattutto di dare meno speranze di cura e di vita ai bambini malati. La fondazione comunque non molla: ha lanciato un appello al presidente del consiglio Enrico Letta e il 1 giugno tornerà in Prato della Valle con la manifestazione Run for Children 2013. Una staffetta da record per raccogliere fondi.

L’IMPEGNO DI ILARIA CAPUA. In prima linea contro la tassa imposta all’istituto anche Ilaria Capua, la virologa famosa nel mondo per aver sequenziato il virus dell'aviaria e da poco entrata nella torre per collaborare con la fondazione Penta (impegnata nella ricerca sull'Aids pediatrico). In qualità di deputata in "Scelta Civica" ha proposto un emendamento che sarà discusso in Parlamento e che prevede di esentare le attività di ricerca dal pagamento dell'Imu.

TROPPI PIANI VUOTI. Intanto la torre è alle prese con problemi anche di carattere operativo. I laboratori sono pronti, alcuni team hanno già preso possesso dei loro spazi, ma restano vuoti i 4 piani dedicati al Dipartimento di Pediatria dell'Azienda Ospedaliera, con i laboratori di Oncoematologia pediatrica coordinati dal professor Giuseppe Basso. Il trasferimento infatti si è incagliato nelle maglie della burocrazia, ritardi sul fronte dei permessi, poi il cambio della guardia ai vertici di via Giustiniani, carte e documentazione da compilare hanno rallentato il processo. Anche su questo fronte un caso tipicamente italiano.

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