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Cronaca Monselice

Sequenza di incendi a Monselice e nei dintorni: trovati i tre piromani

Hanno seminato il panico, tra maggio e giugno. Si tratta di tre ragazzini del posto, di 17 e 20 anni, autori di almeno 6 roghi appiccati ai danni di altrettanti cantieri edili. Il trio rubava o incendiava "compiaciuto"

Una lunga sequenza di incendi ravvicinati, tutti di matrice dolosa, appiccati soprattutto a Monselice, ma anche nei vicini comuni di Pozzonovo e Battaglia Terme. Martedì, i carabinieri del nucleo operativo e radiomobile, supportati dai colleghi della stazione di Monselice, hanno eseguito diverse perquisizioni, nell’ambito dell’indagine, coordinata dal pm Sergio Dini, sui sei roghi appiccati da ignoti tra maggio e giugno, a danno di altrettanti cantieri edili. Nel mirino degli investigatori, tre ragazzi, su cui sono stati acquisiti gravi e concordanti elementi di colpevolezza.

TROVATI I PIROMANI. Si tratta di un 20enne di Pernumia, di un coetaneo di Monselice e di un minore, di 17 anni, sempre residente a Monselice. Le indagini sono state svolte in ambito locale, controllando tutti gli esercizi pubblici del Monselicense, al fine di localizzare la vettura, una Fiat Panda rossa, utilizzata dagli autori degli incendi. Gli accertamenti hanno permesso di risalire ai tre, incensurati e nullafacenti, e al loro sodalizio criminale. Dall’inizio del 2015, facendo base in una sala giochi di Monselice, il trio pianificava e perpetrava furti in cantieri edili e, quando non riusciva a trovare materiale di valore da asportare, appiccava il fuoco.

LA SERIE DI INCENDI. Gli episodi di cui è stata verificata la responsabilità dei tre piromani sono, in ordine cronologico: l'incendio di parte del cantiere di via Marconi a Pozzonovo, avvenuto lo scorso 8 maggio, durante la notte; quello del 25 maggio al container di un cantiere in via dell'Aeronautica a Monselice, di proprietà della ditta edile "A.B. Costruzioni"; il rogo appiccato nella serata del 26 maggio al container di un cantiere in via San Vio a Monselice; l'analogo episodio, nella notte del 29 maggio, in via Vo' dei Buffi (il container era di proprietà dell'azienda "Sif Srl); la notte seguente, l'incendio ad un container della "Prom.Ind.E", in via Monticelli; infine, l'ultimo episodio, nella tarda serata del 3 giugno, a Battaglia Terme, dove fu appiccato il fuoco al container della "Edil Abbadesse" in via Pistore.

IL MODUS OPERANDI. Nel corso delle indagini, si è appurato che i tre ragazzi si compiacevano molto nel leggere gli articoli pubblicati dalla stampa e relativi agli incendi da loro appiccati. In alcuni casi, dopo avere innescato le fiamme, ritornavano sul posto per assistere alle operazioni di spegnimento dei vigili del fuoco, incuranti dell’allarme sociale provocato, e anzi sempre più stimolati a reiterare quegli atti di piromania. I furti venivano commessi in modo sistematico, rubando solo particolari attrezzature utilizzate in ambito edilizio, individuate mediante appositi sopralluoghi effettuati quasi sempre in orario serale o notturno.

SEQUESTRATI 100MILA EURO DI REFURTIVA. Le perquisizioni hanno consentito di rinvenire e sequestrare numerosi attrezzi edili professionali e materiale vario per un valore complessivo di circa 100mila euro, provento di furti perpetrati in cantieri a Monselice, Este, Battaglia Terme, Pozzonovo, San Pietro in Viminario e Cinto Euganeo. Il materiale sequestrato è custodito nella caserma dei carabinieri di Monselice, in attesa di essere restituito agli aventi diritto, molti ancora da individuare.

DENUNCIATI. Tutti e tre i denunciati, una volta scoperti, hanno pienamente ammesso le loro responsabilità. I due maggiorenni sono stati deferiti in stato di libertà per furto ed incendio aggravati, mentre il minore alla procura dei minori di Venezia.

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