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Cronaca Monselice / Via Albere

Incendio all'ospedale di Monselice, paura per i potenziali fumi tossici

Una serie di batterie è bruciata nel rogo che ha interessato un sottotetto senza ferire nessuno. I pompieri hanno domato le fiamme che hanno sprigionato grandi quantità di fumo

Attimi di paura in mattinata all'ospedale di Schiavonia, dove un sottotetto è stato interessato da un principio di incendio. Sul posto intervento in forze dei vigili del fuoco con il personale specializzato per il rischio chimico e i tecnici Arpav. L'allarme è completamente rientrato senza conseguenze per la struttura e i reparti.

L'allarme

La segnalazione è scattata poco dopo le 8 quando alcuni tecnici hanno notato del fumo al secondo piano dell'edificio che ospita il reparto di Ostetricia e ginecologia. Il rogo ha interessato un locale ad uso tecnico, completamente confinato e che non ha dato conseguenze ai reparti sottostanti. Immediato l'intervento dei pompieri con squadre da Este, Abano e Padova con i colleghi del reparto Nucleare Biologico Chimico Radiologico. Le fiamme sono divampate in una stanza di circa venti metri quadrati dove è custodito un gruppo di continuità del sistema Ups (apparecchiatura per garantire l'apporto di corrente elettrica anche in caso di blackout). Come spiega il capo dell'Ufficio tecnico dell'ospedale, Giorgio Melino, l'apparecchiatura contiene delle batterie al piombo. Alcune di queste, come accertato con i tecnici, si sarebbero surriscaldate generando molto fumo e odore acre. «Di qui la scelta di allertare i pompieri che in breve tempo hanno risolto la situazione. I danni riguardano l'apparecchio che andrà sostituito, ma l'incendio non ha causato altri problemi» rassicura il responsabile.

Il rogo all'ospedale di Schiavonia

L'intervento

Estinto il rogo, la preoccupazione ha riguardato eventuali fumi tossici generati dal materiale bruciato. É stato richiesto il supporto dei tecnici Arpav che hanno monitorato l'aria nei vari locali e, su richiesta della Ulss, hanno prelevato campioni per verificare l'eventuale presenza di polveri e piombo. Una volta fatto defluire il fumo è stata messa in sicurezza l'area. Nessuno è rimasto ferito e il pericolo è stato del tutto scongiurato, anche se l'intervento è proceduto fino al primo pomeriggio. Le cause del surriscaldamento sono ancora al vaglio.

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