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Cronaca

Inchiesta sul concorso per dirigenti comunali, Carrai: "Massimo rigore"

L'assessore al Personale dell'amministrazione padovana interviene sull'indagine avviata dalla Procura per un esposto anonimo sui presunti bandi pilotati, indetti in base al provvedimento di Brunetta di porre un tetto alle nomine fiduciarie

"Le scelte dell'amministrazione hanno rispettato con il massimo rigore i criteri della legalità e dell'imparzialità”. Con queste parole Marco Carrai, assessore al Personale del Comune di Padova, tiene a sottolineare che la decina di concorsi per la nomina di altrettanti dirigenti dell'Ente, finiti nel mirino della magistratura perchè in base a un esposto anonimo potrebbero essere stati pilotati, si sono invece svolti "con la massima trasparenza".

CONCORSO PER DIRIGENTI COMUNALI: APERTA UN'INCHIESTA

COMMISSIONI ESTERNE. “E' giusto che la magistratura faccia tutti i controlli che ritiene opportuni, per quanto ci riguarda non abbiamo nulla da temere - spiega Carrai - Lo dimostra il fatto che le commissioni sono state composte anche da persone esterne, indicate su nostra precisa richiesta dallo stesso Tribunale di Padova e dall'Ordine degli Avvocati".

TETTO ALLE NOMINE FIDUCIARIE. "Il concorso è stato deciso in seguito al provvedimento del ministro Brunetta - precisa l'assessore -  che stabiliva un tetto al numero di dirigenti nominabili a titolo fiduciario. Vi hanno partecipato sia figure esterne che figure interne all'amministrazione. Quelle che hanno ricoperto per anni incarichi di responsabilità si sono rivelate, secondo le commissioni esaminatrici, i più titolati ed esperti per continuare a svolgere funzioni decisive per la macchina amministrativa".

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