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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Perquisizioni nel Padovano per il nuovo stadio della Juve

La polizia giudiziaria è arrivata fin in provincia di Padova, a caccia di documenti e prove in studi professionistici e imprese, nell'ambito dell'inchiesta avviata dalla Procura della Repubblica di Torino sulla costruzione del nuovo stadio nel capoluogo piemontese

C'è anche il territorio della provincia di Padova tra quelli – assieme a Torino e Udine - in cui oggi, su mandato della stessa Procura della Repubblica, la polizia giudiziaria ha provveduto ad effettuare perquisizioni nell'ambito dell'inchiesta avviata dalla Procura della Repubblica di Torino sulla costruzione dello stadio della Juventus nel capoluogo piemontese.

L'INCHIESTA. Le perquisizioni hanno riguardato locali di professionisti e imprese. Nell'inchiesta, la Juve compare come parte lesa. La principale ipotesi di reato, per ora solo teorica, formulata dalla Procura di Torino, è di pericolo di crollo colposo per il nuovo stadio della Juventus. Il procedimento riguarda la fornitura di acciaio non conforme alle norme.

GLI INDAGATI. Tre le persone indagate. Si tratta di tecnici che si sono occupati a vario titolo della costruzione del complesso. Un avviso di garanzia è stato consegnato a Giovanni Quirico, un dirigente dell'ufficio tecnico del Comune di Torino, e agli ingegneri Francesco Ossola e Paolo Erbetta. Il primo, secondo quanto si è appreso, è chiamato in causa come collaudatore, i secondi come direttori dei lavori.

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