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Martedì, 23 Aprile 2024
Cronaca Bagnoli di Sopra

Ville venete, tangenti in cambio di contributi: due i padovani a giudizio

L'indagine, nata nel 2012 da un esposto alla procura di Venezia, avrebbe portato allo scoperto un giro di "mazzette" che avrebbe radici anche a Padova. Nella rete della truffa: villa Widmann-Borletti di Bagnoli di Sopra e villa Molin alla Mandria

Corruzione, abuso d’ufficio e truffa aggravata, queste sarebbero le accuse a carico del proprietario dei villa Widman di Bagnoli di Sopra e dell'architetto padovano che ha diretto i lavori di villa Molin di Padova, zona Mandria. Come riportano i quotidiani locali i due avrebbero pagato delle tangenti per il conseguimento di erogazioni pubbliche ai danni dell’Istituto Regionale ville venete

ARRESTO. L'indagine, nata da un esposto alla procura di Venezia, aveva portato all'arresto di M.B., 43 anni, responsabile dell'ufficio che stabiliva l'entità dei finanziamenti per il restauro, la promozione e l'utilizzazione delle dimore storiche e al conseguente patteggiamente della pena. A ciò si aggiunsero le 23 perquisizioni fatte dalle Fiamme gialle in diverse ville storiche del Veneto, abitazioni di professionisti e dipendenti regionali al fine di capire da quanto tempo il raggiro andasse avanti e la proporzione della truffa.

VILLA WIDMAN. Nel caso di villa Widman-Borletti l'accusa sarebbe diaver indicato lavori per 511mila euro, anzichè i 302mila effettivi, in modo che l’ente Ville Venete autorizzasse l’erogazione di 300mila euro a titolo di mutuo e 45mila euro a fondo perduto. In questo contesto il funzionario avrebbe ricevuto dal proprietario della villa di Bagnoli una mazzetta da 10 mila euro consegnata in due tranche tra il novembre e il dicembre 2010.

VILLA MANIN. Stessi reati sarebbero stati imputati al direttore dei lavori di restauro di villa Manin. Dietro la promessa di 10 mila euro al funzionario dell'ente Ville Venete, era riuscito a farsi erogare dall’Istituto altri 345 mila euro (mutuo e fondo).



 

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