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Cronaca

Incidente alle Acciaierie Venete: rinviati a giudizio sei manager

Sono accusati di omicidio colposo e lesioni in riferimento al tragico incidente del 13 maggio 2018 che portò alla morte di due operai.

Omicidio colposo e lesioni, con queste accuse sono stati rinviati a giudizio sei manager di Acciaierie Venete e del gruppo friulano della Danieli.

La tragedia

Il 13 maggio del 2018 in corso Francia, sede delle Acciaierie Venete, una siviera contenente acciaio fuso incandescente cade a terra travolgendo quattro operai e causando la morte di due di loro dopo mesi di sofferenze: Sergiu Todita, 39 anni, morto il 5 giugno 2018, e Marian Bratu, 43 anni, morto il 26 dicembre 2018. Gli altri due colleghi coinvolti hanno riportato danni molto gravi.

Processo

Il processo avrà inizio il 20 giugno del 2022. Sotto accusa le misure di sicurezza delle Acciaierie Venete e gli errori di progettazione e manutenzione del perno a cui era agganciata la siviera, progettato da Danieli. Gli imputati sono Alessandro Banzato e Giorgio Zuccaro, presidente e direttore di Acciaierie Venete, Dario Fabbro, che nel 2018 era presidente di Danieli Centro Cranes spa, Giampietro Benedetti e Giacomo Mareschi Danieli, presidente e amministratore delegato di Danieli officine meccaniche, Vito Nicola Plasmati legale rappresentante della Hayama Teac Service (per lui l’accusa è lesioni colpose). 

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