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Incidenti stradali Pontevigodarzere / Autostrada Serenissima

Strage sfiorata: folle corsa in autostrada per mezzo Veneto, poi lo schianto sulle altre auto

Un trentenne straniero ha seminato il panico lungo l'A4 da Verona al Veneziano lanciandosi a bordo di un furgone in manovre spericolate terminate con un incidente e il fermo

Notizia in aggiornamento

Interminabili minuti di puro terrore si sono vissuti giovedì mattina lungo il tratto veneto dell'autostrada A4, teatro della folle corsa di un furgone guidato da un 32enne albanese.

Le segnalazioni

L'allarme è scattato alle 8.30 quando i numeri di emergenza hanno cominciato a registrare ripetute chiamate da automobilisti che viaggiavano in direzione di Venezia. Tutti segnalavano un furgone bianco lanciato ad alta velocità, che zigzagava tra gli altri veicoli e aveva rischiato a più riprese gravissimi incidenti. Le prime telefonate lo individuavano nel Veronese, per poi spostarsi verso le province di Vicenza e Padova. All'inseguimento si sono subito poste le pattuglie del compartimento veneto della polizia stradale, partendo dal capoluogo scaligero e trovando poi i rinforzi dei colleghi berici ed euganei.

Gli incidenti

Inutili i numerosi tentativi di rallentarne la corsa, terminata solo quando si è verificato il peggio. Subito dopo il confine tra Padova e Venezia, all'imbocco dello svincolo per la A57, il furgone impazzito ha speronato e travolto alcune automobili che procedevano nel suo stesso senso di marcia. A bordo di una di queste c'era una madre con i due figli di pochi anni, tutti finiti al pronto soccorso ma fortunatamente con ferite lievi e guaribili in pochi giorni.

Il fermo

Costretto a fermarsi, il 32enne in pochi secondi si è trovato addosso gli agenti ma, in preda a una fortissima ed evidente agitazione, si è scagliato loro addosso venendo definitivamente immobilizzato. L'uomo, dichiarato in stato di fermo e trasferito negli uffici della Polstrada di Venezia, si vede ora contestare i reati di resistenza, violenza e lesioni a pubblico ufficiali. Oltre a questi non è escluso che venga accusato anche di fuga a seguito di incidente. La polizia ne ha contattato i familiari che come lui vivono a Pescantina (Verona), i quali hanno confermato che il 32enne operaio da qualche tempo manifestava dei comportamenti inusuali, seppur mai si fosse reso protagonista di episodi tanto gravi, essendo stato fino ad oggi incensurato.

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