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Cronaca

Nel 2013 a Padova 1.654 incidenti 8 mortali, nessuno in bicicletta

Il report della polizia municipale euganea: rispetto al 2012 i dati si equivalgono, le strade "al top" per pericolosità come via Aspetti, via Gattamelata e via del Plebiscito hanno registrato un calo dei sinistri

Sulle strade padovane sono stati 1.654 gli incidenti registrati nel 2013, di cui 1274 con lesioni, 372 con soli danni materiali e 8 mortali. 389 hanno coinvolto biciclette in 15 casi in zona a traffico limitato. Nessun decesso in bici. Questi i dati salienti del report della polizia municipale sullo scorso anno che ha messo a confronto i numeri con quelli del 2012. Il quadro emerso delinea una statistica sostanzialmente stabile. "Se si analizza poi la sinistrosità per via, quelle al top nel 2012 non lo sono più l'anno successivo - ha dichiarato il comandante dei vigili Lorenzo Panizzolo - parlo, solo per citarne alcune, di via Tiziano Aspetti, via Gattamelata, via del Plebiscito. Ritengo sia un buon risultato - ha aggiunto - frutto di educazione, sorveglianza, prevenzione".

"PERICOLOSITÀ ANCORA ELEVATA". Numeri importanti per una città con 162 chilometri di piste ciclabili, 65 mila gli studenti che si muovono sulle due ruote e con un patrimonio stimato di circa 30 mila biciclette, non sempre in buono stato. "Negli ultimi anni - ha detto l'assessore Marco Carrai - l'amministrazione ha investito realizzando percorsi ciclo pedonali ma dobbiamo investire ancora molto perché la pericolosità è purtroppo elevata e questo è un impegno che possiamo sviluppare su due fronti: repressione ed educazione dei ciclisti volta alla prevenzione. Vogliamo sensibilizzarli anche sui mezzi utilizzati - ha aggiunto l'assessore - che spesso sono bici scadenti, prive di luci o magari con freni non funzionanti. Insomma, vogliamo aiutarli a mettersi in sicurezza educandoli a un approccio positivo con la strada e con gli altri utenti. Questo non esclude ovviamente l'invito agli automobilisti a rispettare gli utenti più deboli che sono proprio ciclisti e pedoni".

"SERVE PIÙ ATTENZIONE IN STRADA". La polizia municipale osserva che sia il ciclista che il pedone sono generalmente poco attenti sulla strada perché ritengono di essere poco invasivi, di non creare problemi alla circolazione del traffico. "Tutto sommato le conseguenze dei sinistri, in città, hanno conseguenze lievi - ha commentato il commissario della polizia locale Ivano Bodo – Non sono tante ma non mancano le sanzioni per i ciclisti indisciplinati. Ma più che le multe - conclude - è molto più efficace la presenza del personale in divisa che scoraggia le trasgressioni".

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