rotate-mobile
Cronaca

L'incredibile esperienza di “The Great Mother’s Bones”: viaggio nella realtà aumentata

Si indossa un visore, delle cuffie e si entra in un piccolo spazio buio e delimitato, accompagnato da degli attori che accompagnano lo spettatore durante l’esperienza, perché di questo si tratta.“The Great Mother’s Bones” immerge lo spettatore a tal punto da renderlo protagonista e non solo osservatore

Si chiama realtà aumentata, una esperienza che coinvolge tutti i sensi e che, chi scrive l’ha provata, non lascia certo indifferenti. L'occasione l'ha data il Bios Lab, nel quartiere Palestro, che ha ospitato in queste settimane la crew che ha ideato e portato a termine questo  progetto artistico-culturale che si chiama non a caso 360 G.R.A.D.I. La regista, Barbara Riebolge, per la realizzazione, ha coinvolto nove richiedenti asilo, nella performnce di realtà virtuale. 

Progetto e Bios Lab

Al Bios Lab è stato possibile vedere in anteprima il risultato di questo lavoro, realizzato grazie al contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo con il Bando Culturalmente, nasce infatti dalla volontà di creare un’occasione di partecipazione e inclusione per i giovani stranieri richiedenti asilo. 360 G.R.A.D.I. nasce dall’incontro e dall’amicizia di diverse persone, le quali hanno fortemente creduto nell’innovazione e nella bontà di questa idea e della sua effettiva realizzazione. Il Progetto nasce grazie a: PERLIMONDO ONLUS Associazione attiva per la tutela dei diritti umani; AILUROS per l’attività artistico teatrale; HIVE DIVISION per la realizzazione della parte video e tecnologica e l’Avvocata Chiara Pernechele per l’ideazione.

Experience

Si indossa un visore, delle cuffie e si entra in un piccolo spazio buio e delimitato, accompagnato da degli attori che accompagnano lo spettatore durante l’esperienza, perché di questo si tratta.“The Great Mother’s Bones” è un’esperienza che immerge lo spettatore a tal punto da renderlo protagonista e non solo osservatore. L’installazione trae ispirazione dal mito del diluvio universale, narrazione fondativa trasversale alle culture di tutto il mondo. Ailuros ha scelto di rifarsi nello specifico alla versione greca del mito, che vede protagonisti le figure di Deucalione e Pirra. Secondo questa tradizione i due, come Noè, si salvano e generano una nuova umanità.

No spoil

Se non è indispensabile anticipare, o spoilerare come si dice oggi, ciò che accade ne dieci minuti di questa esperienza, si può però raccontare che non solo solo visivi o sonori gli input che si ricevono. C’è il caldo, c’è il freddo, c’è il vento… si fa prima a viverla che a raccontarla, “The Great Mother’s Bones”.

Obiettivo

L’obiettivo principale è quello di coinvolgere la comunità del territorio padovano attraverso una performance realizzata con le nuove tecnologie, per favorire una reciproca comprensione delle diverse culture e sviluppare una maggiore consapevolezza in relazione al tema dei diritti di mobilità delle persone e alla possibilità di ricostruirsi una vita altrove.

Dove 
Dopo l'anteprima al Bios Lab ecco le date e le location dove si potrà provare questa esperienza davvero coinvolgente:

23-24 Giugno 2019 – h 18.00 presso lo Sherwood Festival, Park Nord Stadio Euganeo, Padova

29 Giugno 2019 – h 18.00 presso l’evento Greenline, lungo via Piazzale Stazione, davanti a CGIL Ferrovieri Padova

6 Luglio 2019 – h 18.00 presso Parco Buzzaccarini – Boschetto dei Frati, Monselice
28 Luglio 2019 – h 18.00 presso il Festival Arcella Bella, Parco Milcovich, via Jacopo da Montagnana,

31 Luglio 2019 – h. 20.30 presso il Centro Culturale Altinate San Gaetano, via Altinate, 71, Padova 28 Agosto 2019 - h. 20.30 presso il Centro Culturale Altinate San Gaetano, via Altinate, 71, Padova

Schermata 2019-06-23 alle 13.44.48-2

In Evidenza

Potrebbe interessarti

L'incredibile esperienza di “The Great Mother’s Bones”: viaggio nella realtà aumentata

PadovaOggi è in caricamento