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Cronaca Portello / Via Trieste

Stupri e rapine ma è nullatenente Infermiera chiede i danni allo Stato

La donna era stata assalita dal ventottenne tunisino lo scorso 22 febbraio in via Trieste a Padova. Ora la vittima, un'infermiera moldava, avrebbe citato la presidenza del consiglio quale responsabile civile

L'aveva assalita mentre stava per salire in auto e bloccata sui sedili. Poi l'aveva spinta fuori ed era scappato via a bordo del mezzo rubato. L'uomo, un tunisino 28enne, come riportano i quotidiani locali, sarebbe stato autore di una lunga serie di atrocità. L'infermiera romena, aggredita lo scorso 22 febbraio in via Trieste a Padova, sarebbe la sola ad avere denunciato la violenza. Ma il magrebino avrebbe mietuto almeno sei vittime, stuprate e rapinate.

ISTANZA CONTRO LO STATO. La donna, assistita dall'avvocato Evita Della Riccia, avrebbe presentato un'istanza al giudice dell'udienza preliminare, citando lo Stato italiano, e nello specifico la presidenza del consiglio, quale responsabile civile, non avendo adempiuto alla direttiva comunitaria n. 2004/80 "non consentendo alle vittime di reati violenti di conseguire un equo indennizzo nei casi in cui i responsabili siano clandestini e nullatenenti", come nel caso del ventenne tunisino.

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