Vince causa contro Inps ma ente torna a chiedergli 12mila euro
Protagonista un artigiano in pensione di Selvazzano al quale il giudice ha dato ragione esonerandolo dal pagamento di alcune cartelle esattoriali. A sorpresa però l'istituto di previdenza ha bussato nuovamente alla sua porta
Dopo aver ricevuto cartelle esattoriali per oltre 12mila euro dall'Inps e aver intrapreso una battaglia legale con ben tre ricorsi al giudice del lavoro, che gli ha dato pienamente ragione, pensava che la faccenda fosse finalmente archiviata. Come riporta Il Gazzettino invece, per un 82enne padovano di Selvazzano, artigiano in pensione proprietario di un bar, non è ancora finita. Dopo la sentenza che il 3 ottobre scorso ha stabilito l'illegittimità dei presunti debiti reclamati dall'Inps infatti, l'istituto di previdenza ha recapitato nuovamente all'anziano una cartella esattoriale con l'identico importo annullato dal giudice: 12.604,73 euro di contributi per l’iscrizione alla Gestione commercianti.
IL CONTENZIOSO. Sostanzialmente l'Inps contesta all'82enne, che guidava un'impresa idraulica detenendo contemporaneamente la proprietà di un locale, di non aver versato i dovuti contributi per questa seconda attività. Ma il suo avvocato ha dimostrato in aula come il pensionato riscuotesse esclusivamente il canone d'affitto del bar, ceduto in gestione a terzi, non ricoprendo quindi nessuna "occupazione prevalente" nell'attività commerciale. La tesi difensiva ha convinto il giudice che ha esonerato dal pagamento il pensionato e condannato l'Inps al saldo delle spese processuali.
NUOVA CARTELLA ESATTORIALE DOPO LA SENTENZA. Dopo la sentenza l'Inps ha proceduto al rimborso delle spese legali dimostrando di aver preso atto del pronunciamento del tribunale. Tutto fa pensare quindi, che la nuova cartella esattoriale, ricevuta dal padovano pochi giorni dopo, sia frutto di un errore. Se così non fosse si andrebbe verso una nuova causa, identica alla precedente.
