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Cronaca Conselve / Via Padova

Metti una primavera tardiva con... inquinamento e diritti negati

Ritorna il problema della coesistenza dei civili e l'impianto di distillazione in via Padova a Conselve. Ieri, primo giorno effettivo di primavera, i residenti adiacenti alla Bonollo, sono stati "ubriacati" da persistenti folate dallo spiccato odore alcoolico, tale da stordire chi si fosse trattenuto troppo all'esterno delle abitazioni. Domenica, idem ma con altri rumori e odori acri. Primavera negata quindi

Non più tardi di ieri la zona adiacente alla distilleria Bonollo in via padova a Conselve, è stata fatta oggetto di una invasiva e persistente emissione di folate di chissà quali sostanze ma è stata fatta menzione alla locale che tuttavia, erano caratterizzate da uno spiccato ed intenso odore di alcool, tale da produrre uno stordimento a coloro che, in una giornata così auspicata e nettamente primaverile, si erano trattenuti all'esterno delle loro abitazioni per godersi finalmente un po di sole caldo ed aria asciutta.

Del fatto è stata messa al corrente la Polizia Locale che, presumibilmente, avrà fatto attivare la centralina per le rilevazioni del caso.

Oggi, quindi senza termini di tregua, altri fenomeni si sono succeduti, fin dal mattino come pure verificatosi nel pomeriggio verso le 17:00, dove una improvvisa interruzione della energia elettrica nell'intera zona, ha temporaneamente fermato il rumore della caldaia e l'intero impianto della distilleria. Per pochi minuti sulla zona è clato un silenzio irreale, interrotto qua e là dagli uccellini festosi...tale pace e silenzio infatti sono una realtà che si perde nella notte dei tempi, ovvero quando la zona era ancora vivibile, specie negli anni 70/80 quando la distilleria veniva fermata da marzo fino a settembre.

Dopo tale temporaneo paradiso ritrovato, ecco la ripartenza di un motore, presumibilmente del cogeneratore che ha sopperito allo stop forzato dall'assenza della corrente elettrica. In questa fase il camino/ciminiera ha iniziato ad emettere un fumo tenue ma pur sempre caratterizzato da odori acri forti che inibisccono la respirazione e l'olfatto, oltre a rendere impossibile la permanenza all'esterno delle case.

Di li a poco è stata ridata la corrente e quindi la caldaia ha ripreso a funzionare e la ciminiera a vomitare il solito enorme flusso di fumo.

La desolazione tuttavia regna sovrana per quanta libertà, di fruire degli spazi all'aperto, viene negata. Tutto ciò acuisce la rabbia dei cittadini che ogni anno si vedono privati del diritto a godere dei propri spazi esterni e che, per quanti mascheramenti del sindaco e dell'azienda, rappresenta una evidente privazione dei diritti fondamentali del cittadino.

Ma si sa..il popolo "bue" a null'altro è chiamato, se non a subire e tacciarsi!

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